In viaggio per Leopardi
(a modo mio)
Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024
L'idea di intitolare questa pagina è nata dalla lettura del libro "In viaggio con Leopardi" di Attilio Brilli ed. Il Mulino (2000) sostituendo la parola "CON" con la parola "PER". Aver letto le sue poesie, il suo epistolario non mi bastavano più: sentivo il desiderio di stare per un momento vicino a lui e pregare sulla sua (presunta) tomba nel parco virgiliano, visitare i luoghi da lui frequentati, ritrovare le persone con le quali strinse amicizia o soltanto rapporti epistolari diretti e indiretti ma anche quei letterati e studiosi che contribuirono alla conoscenza del pensiero di Giacomo.
La mia "biblioteca leopardiana", in continuo aggiornamento e riportata a fondo pagina, è stata la base di partenza per le ricerche.
Le fotografie ed i filmati pubblicati in questo sito, sono state scattate personalmente con una fotocamera sui luoghi (salvo diversa indicazione) e sono liberamente scaricabili.
BUON VIAGGIO !!
"Memorie della mia vita. Cangiando spesse volte il luogo della mia dimora, e fermandomi dove più dove meno o mesi o anni, m'avvidi che io non mi trovava mai contento, mai nel mio centro, mai naturalizzato in luogo alcuno, comunque per altro ottimo, finattantochè io non aveva delle rimembranze da attaccare a quel tal luogo, alle stanze dove io dimorava, alle vie, alle case che io frequentava: le quali rimembranze non consistevano in altro che in poter dire: qui fui tanto tempo fa; qui, tanti mesi sono, feci, vidi, udii la tal cosa; cosa che del resto non sarà stata di alcun momento; ma la ricordanza, il potermene ricordare, me la rendeva importante e dolce: Ed è manifesto che questa facoltà e copia di ricordanze annesse ai luoghi abitati da me, io non poteva averla se non con successo di tempo, e col tempo non mi poveva mancare. Però io era sempre tristo in qualunque luogo nei primi mesi, e coll'andar del tempo mi trovava sempre divenuto contento ed affezzionato a qualunque luogo. Colla rimembranza egli mi diveniva quasi il luogo natio" (Zibaldone Firenze 23 luglio 1827)
SPOLETO
a Monaldo Leopardi 20 novembre 1822:
"Carissimo signor Padre. Scrivo in gran fretta e a un barlume per darle nuova del mio arrivo felice in questa città con ottimo tempo, e perfetta salute. Il dolor di testa ha fatto risolvere il zio Momo di allungare di un giorno il nostro viaggio"
Corso Garibaldi
TERNI
Attilio Brilli, uno dei massimi esperti in Italia di letteratura di viaggio sostiene che Leopardi, mentre si trovava a Spoleto, fece visita alla famiglia Cittadini, lontani parenti, alloggiando nel palazzo omonimo, edificio settecentesco sito in Via Roma.
Tale notizia risulterebbe da un manoscritto dello studioso Ricardo Gradassi Luzi.
Dal sopralluogo fatto non ho trovato targa o altra testimonianza del passaggio leopardiano.
Palazzo Cittadini
SENIGALLIA
In un articolo apparso nell'opuscolo "Sinigaglia nella storia e nell'arte" del 1927, Nello Zazzarini riporta, tra l'altro, una breve notizia del prof. Giuseppe Fiore sui brevi passaggi di Leopardi in quella città individuando l'abitazione in cui fu ospitato. Esso era situato al terzo piano del palazzo Baviera in Via Arsilli di proprietà dei marchesi Baviera-Antici.
PALAZZO BAVIERA
BOLOGNA
a Monaldo Leopardi 22 luglio 1825:
" ..... io sono stato e sono ancora alloggiato ai Frati Conventuali, cioè nel Convento del mio compagno di viaggio ...."
dal 17 al 27 luglio 1825
Convento di San Francesco - Piazza Malpighi
MILANO
Arrivi e partenze da Milano del giorno 30 luglio in: "Gazzetta di Milano" n. 213 del 1° agosto 1825
a Carlo Leopardi 31 luglio 1825:
"........Sono arrivato qui iersera, dopo un viaggio felice, che ho fatto in compagnia di due viaggiatori inglesi. Al primo aspetto mi pare impossibile di durar qui neppure una settimana, ma siccome l'esperienza mi ha insegnato che le mie disperazioni non sempre sono ragionevoli e non sempre si avverano, perciò non ardisco ancora di affermarti nulla, ed aspetto molto quietamente quello che porterà il tempo.....";
".....Milano è uno specimen di Parigi, ed entrando qui, si respira un'aria della quale non si può avere idea senza esservi stato ..."
a Carlo Leopardi 7 settembre 1825:
"....L'imbarazzo di cui ti parlavo, nasceva solamente dal tuono mercantile di questa casa, la quale mi parve a prima vista la peggior locanda che mi fosse toccata nel viaggio. Poi le cose si sono un poco accomodate, e io mi sono assuefatto, e fin dalla prima sera, quantunque mi paresse di non poter durare, io era però intrepido, perchè la mia pazienza non ha confini conosciuti. Del resto, e in casa e in Milano, io sono stato sempre très - à mon aise..."
ANTONIO FORTUNATO STELLA
(1757-1833)
Tipografo e libraio, fu amico ed editore di Leopardi. Nato a Venezia aprì la propria attività a Milano nel 1810 dove morì nel 1833. Da informazioni assunte presso gli uffici cimiteriali di Milano e Venezia il suo nome non compare nei registri e archivi competenti.
Via Santa Margherita
TULLIO DANDOLO (1801-1870)
A Milano conobbe sicuramente il conte Tullio Dandolo, figlio del più celebre Vincenzo, "signorino" che non gli piacque niente e dal quale venne invitato a trascorrere alcuni giorni nel Varesotto, dove non si recò mai.
Morì a Urbino ed è sepolto nel cimitero di San Bernardino. Interpellato l'ufficio cimiteriale, risulta ufficialmente collocato in "campo privato"escludendo aree di personaggi illustri ma probabilmente i suoi resti si trovano nell'ossario comune come da foto di cui sotto.
Altre conoscenze di intellettuali del settore pubblicistico che frequentavano la bottega dello Stella:
GIUSEPPE COMPAGNONI (1754-1833)
Morto a Milano. Nel certificato di morte risultava sepolto nel cimitero milanese di San Gregorio soppresso nel 1883 con l'apertura del Monumentale. Da ricerche effettuate presso l'ufficio cimiteriale non è stato possibile avere ulteriori notizie sulla sua tomba. Anche Don Sergio Tomasello, parroco della chiesa di San Gregorio Magno sorta sul luogo del cimitero, mi ha comfermato che nella sottostante cripta non è presente il nome di Compagnoni ma solo alcune lapidi (senza corpi) tra i quali quella di Vincenzo Monti come ho potuto verificare (vedi profilo corrispondente).
FRANCESCO AMBROSOLI (1797-1868)
monumento posto all'ingresso della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano
Morto a Milano. Anche per lui, a seguito di ricerche effettuate presso l'ufficio cimiteriale non è stato possibile avere ulteriori notizie sulla sua tomba. Esiste un Francesco Ambrosoli morto l'11 dicembre 1869 e sepolto sempre nel Monumentale di Milano: un riscontro diretto non è stato possible in quanto nella collocazione del loculo presso l'ossario centrale, la lapide è mancante...
VINCENZO MONTI (1754-1828)
Leopardi conobbe Monti durante il breve soggiorno milanese come risulta dalla seguente lettera indirizzata a Francesco Cassi in data 17 settembre 1825
"..... Appena arrivato, vidi Monti, il quale mi domandò subito di voi, e del vostro Lucano. Lo salutai per parte vostra, e gli esposi quello che voi mi avevate commesso che gli dicessi. Da quella volta in qua non l'ho mai veduto, e credo che non lo vodrò, perchè in quella prima visita volli propriamente sputar sanque per parlargli in modo che egli mi potesse intendere; e in verità non ho forza di petto che basti per conversare con lui neanche un quarto d'ora....."
Su Wikipedia si legge che fu sepolto nel cimitero di San Gregorio a Milano oggi non più esistente e la sua sepoltura andò dispersa. Anche le ricerche condotte personalmente presso gli uffici del cimitero monumentale non hanno dato nussun risultato. Resta solo la testimonianza custodita nella cripta della chiiesa di San Gregorio Magno ubicata in Via Settala, 25 sorta nei pressi dell'area cimiteriale dove è custodita la lapide funebre insieme a quella di altri personaggi illustri.
Chiesa San Gregorio Magno
particolare della lapide
abitazione di Vincenzo Monti in Via Verdi a Milano
particolare della targa
BOLOGNA
a Paolina Leopardi 19 dicembre 1825:
".....La bella è che il muro della mia camera è contiguo al teatro del Corso, talmente che mi tocca di sentir la Commedia distintamente, senza muovermi di casa..."
a Carlo Leopardi 13 febbraio 1826:
".....Per ogni altro caso che occorresse in avvenire, ti dirò che il mio ricapito è: Ingresso del Teatro del Corso, in casa Badini, presso il signor Aliprandi..."
Teatro al Corso
Albergo della Pace
piazza Teatro al Corso in una stampa di fine del XVIII secolo
a Paolina Leopardi 9 dicembre 1825:
".....Qualche settimana fa, passeggiando per Bologna solo, come sempre, vidi scritto in una cantonata Via Remorsella. Mi ricordai d'Angelina e del numero 488, che tu mi scrivesti in una cartuccia la sera avanti la mia partenza. Andai, trovai Angelina, che sentendo ch'io era Leopardi, si fece rossa come la Luna quando s'alza ...".
Via Remorsella
CASA TOMMASINI
Via San Vitale, 32
a Carlo Leopardi 4 aprile 1826:
".....Di me non ti so dire altro di nuovo, se non che la sera del Lunedì di Pasqua recitai al Casino nell'accademia dei Felsinei, in presenza del Legato e del fiore della nobiltà bolognese, maschi e femmine; ...... Mi dicono che i miei versi facessero molto effetto, e che tutti, donne e uomini, li volgiono leggere ...."
CASA BOLOGNINI (sede della Società del Casino) 27 marzo 1826 in Via Santo Stefano
Festa da ballo nel salone d'onore in una foto del 1839
Palazzo Malvezzi
In questa chiesa (Santissima Trinità) non lontana da Via Remorsella, Giacomo fece da padrino al figlio neonato di Angelina Iobbi già cuoca di casa Leopardi
Anche Paolina Leopardi soggiornò a Bologna nel 1861 nell'albergo Dei Quattro Pellegrini, oggi scomparso, che era ubicato in Via Rizzoli.
RAVENNA
a Monaldo Leopardi 9 agosto 1826:
"Carissimo Signor padre. Sono qui da alcuni giorni in casa di un mio amico che mi ha voluto seco per forza, a vedere le antichità di Ravenna. torno a Bologna a momenti. Qui si vive quietissimi e con ogni sicurezza, quanto ai privati...."
Antonio Cavalli (1795 - 1873)
E' sepolto nel cimitero di Ravenna nell'edicola 34 striscia 13
Via Salara, 40 Palazzo del marchese Antonio Cavalli
IMOLA
a Nicola Gommi Flamini 16 agosto 1826:
"Signor Conte pregiatissimo. Tornato in Bologna, adempio con piacer grandissimo il debito che mi corre di render grazie a Vostra Signoria delle infinite gentilezze che Ella si conpiacque di usarmi quando ebbi l'onore di trovarmi seco..."
Via Cavour - Palazzo Gommi Flamini
Vicolo Inferno, 12 Locanda dell'Inferno dove probabilmente Leopardi alloggiò tra il 25 e 26 aprile 1827
NICOLA GOMMI FLAMINI
(1790-1830)
E' sepolto nel giardino chiostro del cimitero Piratello di Imola
Per approfondire il rapporto con questa città suggerisco la lettura del contributo di Antonio Castronovo "LEOPARDI A IMOLA (1825-1830) con un saggio di Pantaleo Palmieri" - Longo Editore (2006)
PISA
a Paolina Leopardi 12 novembre 1827:
".....Partii da Firenze la mattina dei 9 in posta, e arrivai la sera a Pisa, viaggio di 50 miglia..... Sono rimasto incantato di Pisa per il clima: se dura così, sarà una beatitudine....L'aspetto di Pisa mi piace assai più di quel di Firenze....ho una camera a ponente, che guarda sopra un grand'orto, con una grande apertura, tanto che si arriva a veder l'orizzonte..."
a Gianpietro Vieusseux 12 novembre 1827:
".....Il Dottor Cioni, che mi ha fatto mille piaceri, mi ha trovata qui una casa in Via Fagiuoli (casa del Dottor Comandoli, tenuta da un Sig. Soderini, impiegato in non so qual tribunale), dove mi sono collocato in pensione. La gente di casa è buona; e in somma io mi trovo contento in Pisa, eccetto la sera, la quale non sò come passare...."
a Pietro Brighenti 14 novembre 1827:
".....Io abito in via Fagiuoli, accanto alla casa del Dott. Comandoli, presso il Sig.Soderini: non tiposso dire il numero, perchè questa casa non ha numero...."
Via della Faggiola com'era
Via della Faggiola oggi
In questo famoso albergo (Royal Victoria) sul Lungarno Pacinotti, 12 Paolina Leopardi soggiornò durante la sua permanenza pisana
In questa foto di fine ottocento sulla destra vi è l'Hotel l'Europe in cui fu ospite Teresa Leopardi nel corso del suo ultimo soggiorno pisano
Veduta del Lungarno Regio (oggi Pacinotti) in una foto d'epoca ove si vede, tra gli altri, l'Hotel Victoria in cui furono ospiti i coniugi Carlo e Teresa Leopardi
Altri luoghi leopardiani a Pisa:
Via del Risorgimento
La città di Pisa, a ricordo della lirica IL RISORGIMENTO, intitolò una strada con il nome del componimento, non lontana dalla residenza leopardiana di Via della Faggiola.
E' probabile che le attuali vie Roma, Trento e Derna siano quelle ricordate da Leopardi nella lettera del 25 febbraio 1828 alla sorella Paolina:
"ho qui in Pisa una erta strada deliziosa, che io chiamo Via delle Rimembranze: là vo a passeggiare quando voglio sognare a occhi aperti. Vi assicuro che in materia d'immaginazioni mi par di esser tornato al mio buon tempo antico"
che all'epoca del soggiorno di Leopardi si trovava in aperta campagna
Palazzo Lupi
Via San Lorenzo, 15-19
Alessandro Rosselmini a Giacomo Leopardi:
Lunedì (fine novembre-primi di dicembre 1827)
"Reverisce il sig. Conte Leopardi il Rosselmini, e lo prega anche a nome della Signora Mason di volere intervenire stasera all'adunanza dei Lunatici, che ha al solito luogo nella di Lei casa a ore 9"
Fondata nel novembre 1827, l'Accademia dei Lunatici riuniva persone notissime del mondo intellettuale che, sotto il suo apparente carattere burlesco, perseguiva scopi seri e profondi.
Palazzo Lanfranchi
Lungarno Galilei, 9-10
Giovanni Rosini a Giacomo Leopardi:
novembre-dicembre 1827
"Alle 3 in punto siate dal Ponte, cioè sotto le Logge, chè andremo dalla Vaccà"
Distrutto durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, sorge oggi un condominio
Palazzo Scotto Corsini
Lungarno Galilei
foto del 1880
Giovanni Rosini a Giacomo Leopardi
Pisa fine del 1827 o principio del 1828
"I signorini Corsini voglion conoscervi, per un pò di male che ho detto di voi: sicchè ci andremo giovedì sera. Addio"
Il palazzo fu distrutto dai bombardamenti del 1943
Palazzo Di Lupo Parra
Lungarno Pacinotti 26
Giovanni Rosini a Giacomo Leopardi
"A.C. Avete ricevuto un biglietto della Parra?
Oggi alle 3 1/2 siate nel solito luogo di Domenica, che anderemo dalla Vaccà, la quale è prevenuta. Sicchè Sofia alle 23 e Madonna Laura all'un'ora; ci è da fare il Canzoniere pretto pretto di Messer Francesco".
Questa abitazione, nel secolo scorso, fu dimora della famiglia Di Lupo Parra e di Lauretta, che intrattenne rapporti d'amicizia con Leopardi
Casino dei Nobili
Piazza Giuseppe Garibaldi
foto del 1790 circa
E' assai probabile che il Rosini lo condusse in questa elegante istituzione. Infatti in un suo biglietto a Leopardi si legge:
"Alle 3 in punto siate dal Ponte, cioè sotto le Logge"
Palazzo Carmignani
Lungarno Galilei 17
Da una lettera di Girolamo Cioni ad Adolfo Angeli del 17 gennaio 1877 si evince che Leopardi fece visita in questo palazzo:
"Giovanni Carmignani dà principio al suo corso di diritto penale. La scuola Magna è piena zeppa.....si rivolge ad un usciere o bidello e richiede che nell'emiciclo sotto la cattedra sien disposte due sedie. Il bidello le dispone, e allora il Carmignani presenta alla scolaresca Giacomo....."
Purtroppo il palazzo fu distrutto durante la seconda guerra mondiale.
GIOVANNI CARMIGNANI (1768-1847)
E' sepolto nel Camposanto monumentale di Pisa
Caffè dell'Ussero Palazzo Agostini
Lungarno Pacinotti, 26
Leopardi, molto probabilmente, ebbe modo di frequentare l'elegante Caffè: basti pensare alla descrizione dei luoghi contenuta nella lettera del 12 novembre 1827 indirizzata alla sorella Paolina:
"vi brilla un sole bellissimo tra le dorature dei caffè"
Gravemente lesionato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, il caffè è stato riaperto nel 1959.
Anche Paolina Leopardi durante il suo soggiorno pisano frequentò diversi luoghi fra i quali la chiesa della Madonna dei Galletti e la chiesa di San Michele in Borgostretto:
chiesa della Madonna dei Galletti
chiesa di San Michele in Borgostretto
FIRENZE
ad Adelaide Maestri 4 settemre 1828:
".....Fino dai primi di agosto ho cambiato alloggio: abito in Via del Fosso, da Piazza Santa Croce, n. 401 ....."
a Pietro Colletta 2 aprile 1830:
".....Io abitai costì tre mesi in via del Fosso (che è confusa per lo più con via Fiesolana), al numero 401, primo piano, con certe signore Busdraghi, buone persone e discrete...."
Via del Fosso com'era
Via Verdi
Nel palazzo c'è tuttora un affittacamere denominato "bed & breakfast Casa Leopardi" molto suggestivo ............
a Gianpietro Vieusseux 17 agosto 1830:
".....Dovete vedere di mandarmi l'Antonelli a casa, o qui in Borgo degli Albizzi, n. 449, secondo piano, o in Via de' Banchi, ultimo uscio a manca di chi va alla Piazza di Santa Maria Novella, primo piano, dove io passerò tosto che potrò uscir di casa per fare il trasporto......"
Piazza Santa Maria Novella angolo Via de' Banchi
A Firenze abitava anche Fanny la cui abitazione si trovava in via Ghibellina non lontano da quella di Leopardi di via Verdi. Non ho trovato targa o altro riferimento in quella via che Leopardi chiamava "vezzosi appartamenti" ma dovrebbe trattarsi del palazzo Jacometti Ciofi, sede di un hotel di lusso.
Sempre in via Ghibellina è presente una targa che ricorda il quartiere in cui abitava Fanny denominato "il canto degli aranci"
"canto degli aranci"
Il 10 giugno 1830 va ad abitare in Borgo degli Albizi come risulta dalla lettera di Leopardi a Vieusseux del 17 agosto:
".....Dovete vedere di mandarmi l'Antonelli a casa, o qui in borgo degli Albizzi, n. 449, secondo piano....."
Tra i soggiorni fiorentini ci fu anche quella nella 'Locanda della Fontana" presso le Logge del Grano ma da una visita del luogo, non ho trovato testimonianza del locale o targa commemorativa sulla presenza di Leopardi.
Anche la sorella Paolina soggiornò a Firenze: presso l'hotel Porta Rossa nella omonima via al numero 19 come risulta da alcune lettere dell'ottobre 1862 inviate alla cognata Teresa Teja Leopardi.
ed anche nell'Hotel Florence et Washington sul Lungarno Amerigo Vespucci
la facciata del palazzo oggi
GIANPIETRO VIEUSSEUX (1779-1863)
Palazzo Zanobi Buondelmonti
Abitazione del Vieusseux in piazza Santa Trinita 1
da una stampa del primo ottocento
E' sepolto a Firenze nel Cimitero degli inglesi
La Cappella Vieusseux (sotto) nel cimitero monumentale
ROMA
Situato tra via de' Funari e via Caetani, attualmente sede della Discoteca di Stato, ospitò il giovane poeta durante il primo soggiorno romano; ebbe per sè una stanza d'angolo, al terzo piano, oggi chiamata "stanza del Leopardi" che però suscitò un certo disappunto in Giacomo che così scriveva al fratello Carlo il 25 novembre 1822 : "ma giunto ch'io sono, e veduto quest'orrendo disordine, confusione, nullità, minutezza insopportabile e trascuratezza indicibile, e le altre qualità che regnano in questa casa; e trovatomi intieramente solo e nudo in mezzo ai miei parenti (benchè nulla mi manchi), ti giuro (...) che la pazienza e la fiducia in me stesso (...) nom solamente sono state vinte, ma distrutte"
La stanza non è visitabile e si tratta di una specie di sottotetto, oggi trasformato in un deposito di carte così come mi ha comunita Loretta Marcon che ebbe la possibilità di visitare il luogo anni fa.
Palazzo Mattei
a Paolina Leopardi 6 ottobre 1831
"Cara Pilla. Sono arrivato qua ier sera, dopo un noioso e faticoso viaggio, assai fresco e sano per non accorgermi d'aver patito nulla ....Non sono ancora uscito di casa (via Carrozza, n. 63, 3° piano) ....."
e a Paolina Leopardi 11 novembre 1831 da Via de' Condotti, n.° 81, 3° piano
Via dei Condotti com'era
Via dei Condotti oggi
Oltretutto, giunto da Firenze, il 5 ottobre 1831 Leopardi dovette recarsi in piazza di Pietra per effettuare il controllo della dogana per regolarizzare la sua presenza !
PIAZZA DEL POPOLO
Dalla lettera del 12 dicembre 1831 alla sorella Paolina:
"Cara Pilla. Ieri uscii di casa, e fui alla mia favorita piazza del Popolo"
Palazzo Bolognetti in una foto d'epoca demolito nel 1903
Dal 1818 i couniugi Martinetti alloggiarono in questo palazzo in piazza del Gesù, di fronte a palazzo Altieri, celebre per aver accolto l'elite più intellettuale e l'aristocrazia più raffinata della capitale e dell'Europa. Nel 1839 Cornelia Rossi tornò a Roma per un breve periodo ed abitò al primo piano nel palazzo Sinibaldi tra l'arco omonimo ed il vicolo dei Neri
E' molto probabile che Leopardi assistette anche agli spettacoli di ballo e musica coi burattini nel teatro Fiano in piazza San Lorenzo in Lucina
Piazza S. Lorenzo in Lucina
Tomba di Torquato Tasso nella Chiesa di S. Onofrio al Gianicolo
(1544 -1595)
Dalla lettera indirizzata al fratello Carlo:
"Venerdì 12 febbraio 1823 fui a visitare il sepolcro di Tasso e ci piansi.
Questo è il primo e l'unico piacere che ho provato in Roma (...). Tu comprendi la gran folla di affetti che nasce dal considerare il contrasto fra la grandezza del Tasso e l'umiltà della sua sepoltura..."
Una testimonianza della presenza del Tasso anche a Pesaro
PERUGIA
Nel novembre 1828 arriva a Perugia, di passaggio, dove sosta qualche giorno. Visita la marchesa Margherita Veglia e Giovan Battista Vermiglioli professore di archeologia all'università, entrambi in contatto epistolare con Monaldo. Infatti dalla lettera indirizzata al padre Monaldo dell'8 novembre 1828 da Firenze "...Io parto, se a Dio piace, dopo domani. A Perugia, potendo, vedrò certamente la Veglia...".
Via Vermiglioli, 18
NAPOLI
Le frecce indicano la probabile abitazione di Leopardi al secondo piano di via San Mattia
Via San Mattia, 88 secondo piano del Palazzo Berio
Via Nuova S. Maria Ognibene, 52 Palazzo Cammarota al Vomero (la freccia indica la finestra dell'alloggio)
Via Santa Teresa degli Scalzi com'era
casa in cui morì Leopardi
Via Santa Teresa degli Scalzi altezza civico 90 Vico Pero, 2
VILLA RANIERI (oggi hotel di quattro stelle)
Via Cagnazzi, 29
In questa residenza già di Antonio e Paolina Ranieri, non lontana da quella di Vico Pero, soggiornò Leopardi
(fonte: internet)
Proverò a verificare se esiste ancora oggi qualche testimonianza al riguardo.
PALAZZO BAGNARA
Francesco De Sanctis ricordò, con grande emozione, che in questo palazzo ubicato in Piazza Dante, Leopardì fece visita una volta, dove aveva sede la scuola del celebre purista Basilio Puoti
TORRE DEL GRECO - Villa delle Ginestre
Foto d'epoca
Villa delle Ginestre oggi
camera da letto di Giacomo Leopardi
NAZARENA BELARDINELLI
il ritratto della sorella di Nerina (Maria Belardinelli) in una foto d'epoca
GELTRUDE CASSI LAZZARI (1791-1853)
Per comprendere appieno i sentimenti suscitati per l'infatuazione di Giacomo per la cugina Geltrude riporto un estratto del saggio di Giovanni Mestica "Studi leopardiani" Le Monnier 1901:
"Nel Conservatorio dell'Assunta, situato presso Porta marina, sull'entrata principale si trova un corridoio, che serve di passaggio a un salotto per uso di parlatorio. Il giorno che la Vittorina vi fu condotta, camminando Adelaide e Geltrude per quel corridoio, Giacomo e Carlo tenevano loro dietro: quando il primo, vinto da un impeto di amore, battè il capo nel muro. "Bada che te lo puoi spaccare", gli disse Carlo ridendo. Il quale, nel raccontare a me, cinquantanove anni dopo, il piccolo aneddoto, a questo punto atteggiò il labbro a un leggero e delicato sorriso, che mi apparve come un riflesso dell'antico; e mi aggiungeva che in quei giorni Giacomo trascorse più volte a consimili atti da disperato. Delle cose a me dette da Carlo nel 1876 su Geltrude Cassi, e stampate, giova ripeterlo, nel 1880, trovo in una scheda autografa di Giacomo questa conferma: "Testa battuta nel muro all'Assunta, faccia dignitosa ma serena e di un ideale simile a quel cammeo di Giove Egioco, avute le debite proporzioni"........
foto d'epoca
com'è oggi
Dopo lunghe ricerche, grazie al responsabile dell'archivio storico della diocesi di Pesaro, è stato possibile recuperare il certificato di morte di Geltrude dal quale risulta la sepoltura nella chiesa di San Cassiano a Pesaro.
La chiesa di San Cassiano
foto 3
Ho visitato la chiesa e l'area retrostante normalmente non aperta al pubblico insieme alla signora Daniela del posto che qui ringrazio ancora una volta per la disponibilità. Purtroppo della tomba di Geltrude Cassi non è stata trovata traccia, con mio grande dispiacere, nonostante la presenza di alcune lapidi custodite nel locale di cui alla foto 3 ma non di personaggi femminili come mi ha potuto riferire la Signora Daniela successivamente.
Il certificato di morte
FRANCESCO CASSI (1778 - 1846)
Il fratello di Geltrude, scrittore e uomo di spicco, fu sepolto a Pesaro nella ex chiesa di San Nicolo' in via Castelfidardo allora parrocchia ma da anni il complesso e chiuso per restauri
GIORGIO REGNOLI (1797 - 1859)
Fu uno dei maggiori chirurghi del suo tempo.
Il suo nome è indirettamente legato a quello di Leopardi in quanto fu il marito di Vittoria o Vittorina, figlia di Geltrude Cassi che rappresentò il primo amore di Giacomo. Fu sepolto in una chiesetta di sua proprietà, a Crespina, in provincia di Pisa.
Il Municipio di Forlì ha intitolato al suo nome la strada ove sorge la casa in cui ebbe i natali e sulla facciata di questa, ubicata al civico n. 33, ha posto una lapide marmorea con la seguente epigrafe:
GIORGIO REGNOLI
CHE IN PISA E FIRENZE
FU CLINICO CHIRURGO APPLAUDITISSIMO
NACQUE IN QUESTA CASA
NEL MDCCXCVII
IL MUNICIPIO
POSE
CARLO REGNOLI (1838 - 1873)
Figlio di Giorgio Regnoli.
E' sepolto nel cimitero suburbano di Pisa
TERESA CARNIANI MALVEZZI (1785-1859)
"Dama di molto spirito e molta coltura"
a Carlo Leopardi - Bologna 30 Maggio 1826:
"..... Sono entrato con una donna (Fiorentina di nascita) maritata in una delle principali famiglie di qui, in una relazione, che forma ora una gran parte della mia vita. Non è giovane, ma è di una grazia e di uno spirito che (credilo a me, che finora l'avevo creduta impossibile) supplisce alla gioventù e crea un'illusione maravigliosa. Nei primi giorni che la conobbi, vissi in una specie di delirio e di febbre. Non abbiamo mai parlato di amore se non per ischerzo, ma viviamo insieme in un'amicizia tenera e sensibile, con un interesse scambievole, e un abbandono, che è come un amore senza inquietudine. Ha per me una stima altissima; se le leggo qualche mia cosa, spesso piange di cuore senz'affettazione; le lodi degli altri non hanno per me nessuna sostanza, le sue mi si convertono tutte in sangue, e mirestano tutte nell'anima. Ama ed intente molto le lettere e la filosofia; non ci manca mai materia di discorso, e quasi ogni sera io sono con lei dall'avemaria alla mezzanotte passata, e mi pare un momento. Ci confidiamo tutti i nostri secreti, ci riprendiamo, ci avvisiamo dei nostri difetti. In somma questa conoscenza forma e formerà un'epoca ben marcata della mia vita, perchè mi ha disingannato del disinganno, mi ha convinto che ci sono veramente al mondo dei piaceri che io credeva impossibili, e che io sono ancor capace di illusioni stabili, malgrado la cognizione e l'assuefazione contraria così radicata, ed ha risuscitato il mio cuore, dopo un sonno anzi una morte completa, durata per tanti anni ......"
C'é anche un aneddoto descritto da Antona-Traversi sulla passione amorosa di Giacomo.
"Una sera, trovandosi solo nel salotto della Malvezzi, gettassi in ginocchio innanzi a lei e fece una scena d'amore veramente lirica e drammatica. E' noto l'atroce scherno con cui la contessa accolse lo sfogo amoroso e l'ardente dichiarazione del povero Leopardi. Acceso in volto e anelante per la commozione, il poeta era nel più bello della sua focosa dichiarazione, quando la contessa, che, fino a quel punto, era stata ad ascoltare silenziosa, e tranquilla, dato di piglio improvvisamente al campanello e chiamato il servo, ordinò che fosse portato un bicchiere d'acqua all'acceso poeta."
Non è dato sapere se la scena tragicomica sia realmente avvenuta.....
la sua tomba nella Certosa di Bologna
ANTONIETTA FERRONI TOMMASINI (1780-1839)
Su di lei ho letto, tra le altre cose, che nel 1891 il Ministero dell'Istruzione dava il nome di Antonietta Tommasini alla Regia Scuola Normale Superiore Femminile di Parma che era ubicata nell'ex Monastero di San Paolo in Via Macedonio Melloni.
Quella scuola non esiste più ed oggi è un liceo di scienze umane denominato "Albertina Sanvitale" ma nei cenni storici dell'istituto riportato sul sito ufficiale si fa proprio riferimento al nucleo iniziale dell'istituto intitolato alla Tommasini.
cartolina d'epoco dell'ingresso della scuola
com'è oggi
Sono stato a Parma (giugno 2021) e mi è stato indicato che la scuola dell'epoca era ubicata al primo piano come si vede dalle foto sopra ma non è stato possibile accedervi per ristrutturazione del complesso.
la sua tomba nel cimitero della Villetta di Parma
MARIANNA BRIGHENTI (1808-1883)
Anche per lei, Giacomo sentì più di una sincera amicizia come si evince dalla lettera di Paolina a Marianna Brighenti del 1° agosto 1845:
...."Non è possibile che si accresca l'affezione mia per te, ma se lo potesse, certo accadrebbe dopo che mi hai detto che il nostro Giacomo ti prediligeva. E già io me ne avvedeva dalle sue parole e non ricordo, ma forse avrò fatta a lui anch'io la dimanda sacrementelle che suol farsi allorchè si parla di relazione fra uomo e donna: ne eri innamorato ?"....
Prospero Viani ebbe notizia di questo supposto amore del Leopardi, e ne chiedeva alla Brighenti già quasi ottuagenaria. La Brighenti gli rispondeva con una lettera alla sincerità della quale non possiamo non prestar fede, perchè nessuna ragione, ora meno che mai, poteva esservi, da impedire alla Brighenti di dire il vero; nè essa, comunque, avrebbe potuto mentire al suo Viani, col quale aveva antica e profonda amicizia e a cui aveva sempre aperto il prprio cuore alle più delicate confidenze. "....Permettetemi che vi dica che non so comprendere come voi abbiate potuto scrivere la lettera che ebbi e lessi ieri. Lasciando a parte gli esageratissimi elogi che fate di me che da tutti si sa, che io non ero se non una buona diavola amante del proprio dovere e nulla se più; ma che andate sognando o per dir meglio che cosa si sogna il vivente Conte Giacomo Leopardi che io abbia avuta corrispondenza amorosa col povero Conte Giacomo? Oh! gli uomini sono felici allorchè possono recar danno: Se questo fosse stato, che cosa sarei stata se non una civettuola che aspirava alla renomèe di tale, ingannando il più grande e il più degno e il più infelice degli italiani ! Il Conte Giacomo era dai nostri genitori, e da noi due rispettato e riverito come un esser eccezionale, ed Egli aveva la bontà di riguardarsi come figlio e fratello ci fosse. Mai una parola, uno sguardo ha Egli a me diretto che non fosse lo sguardo e la parola di un fratello. Voi dite che forse tale voce ha circolato e preso piede per opera della contessa Paolina: permettete e mi permettano gli altri che lor dica essere in perfetto errore. Nel fascicolo delle lettere della Paolina (che ove il Conte Giacomo le volesse leggere potrei, presentandosene il mezzo, fargli vedere) non un accenno, non uno scherzo, nulla, come poi infine meritavamo, tanto il Conte Giacomo che non era certo un petit maitre, nè io una ridicola Coquette e una superba da poter nutrire l'idea di divenire la Contessa Leopardi. Una sola lettera posseggo del Conte Giacomo, in risposta a una mia che gli diressi per il Papà che in quel momento non poteva farlo. Ora, ho venduto tutto quanto aveva d'oro e d'argento, ma la lettera di Leopardi giammai si dipartirà da me, come il più verace testimonio come egli mi onorasse della sua stima che era per me un tesoro" (30 gennaio 1882) E in data 8 febbraio 1882 ancora al Viani: "Vi scrivo queste poche righe per dirvi col più sincero dispiacere che non ho potuto trovare la lettera del Leoaprdi nè fra gli autografi nè fra le altre: Questa lettera era in unione a una del Professor Mori in cui mi onorava chiedendo il consenso alla domanda che egli faceva al Papà della mia mano e come crederete sono dispiacente anche di questa mancanza, nullameno tornerò a cercare, e se (non ridete) col mio siqueris a S. Antonio riuscirò a trovarla, ve la spedisco in anima e corpo come una memoria dell'amicizia che vi professo"
Ma la lettera non fu trovata .........
Morì a Modena ma il suo nome non risulta nei registri del Comune come pure nessun notizia si ha nella frazione di Campiglio (Comune di Vignola) dove Marianna trascorse l'ultima parte della sua vita.
CORNELIA ROSSI MARTINETTI (1781-1867)
da una litografia della seconda metà del XIX secolo
Oggi non si parla più di questa donna, che nel primo trentennio dell'Ottocento fu una vera celebrità per bellezza, grazia, spirito, cultura, adoratori ed amici illustri, conosciuta anche da Leopardi.
Giovanni Martinetti
particolari dell'edicola e della loggia sul giardino della casa bolognese (ex convento delle Benedettine) in Via San Vitale, 56
la sua tomba e quella del marito alla Certosa di Bologna
CHARLOTTE BONAPARTE (1802-1839)
a Paolina Leopardi (Firenze) 14 giugno 1831
"..... Questa sera debbo essere presentato a madame la Princesse veuve de Napoléon Bonaparte le jeune, Dama di molto spirito, che ha posto sossopra mezza Firenze per farmi indurre ad andar da lei. Addio addio."
la sua tomba nella Basilica di Santa Croce a Firenze
CARLOTTA LENZONI DE MEDICI (1786-1859)
Animatrice di un famoso salotto fiorentino ubicato in Via Verdi, 1-3 ospitò i personaggi più illustri e importanti dell'epoca, tra cui Leopardi
La sua tomba nella Basilica della Santissima Annunziata di Firenze
Di seguito l'epigrafe per la tomba di un figlio di Carlotta sepolto nella chiesa di Santo Spirito a Firenze. Non ho trovato traccia all'interno della chiesa: molto probabilmente si trova nel chiostro che però non è accessibile al pubblico (vedi foto):
AD ENRICO DEL CAV. FRANCESCO LENZONI
GIOVINE DI BELL'INGEGNO DI BEI COSTUMI
GIA' LODATO NELLA PITTURA
FECE LA MADRE CARLOTTA DE' MEDICI
CHE LO PERDETTE DI XXVI A. E 27 G.
LA MATTINA DE' 26 AG. MDCCCXXXII
MIO BUONO ENRICO SE COME SPERO SEI GIUNTO
ALLA COMPAGNIA DEI SEMPRE VIVENTI
PREGA L'ETERNA BONTA' PER LA TUA POVERA MADRE
PREGA PER TUO PADRE
E PER LI QUATTRO FRATELLI CHE TANTO AMAVI
FANNY RONCHIVECCHI TARGIONI TOZZETTI (1801-1889)
a Luigi de Sinner (Firenze) 1° giugno 1831
"..... Una Dama bellissima e gentilissima, (anzi la bellezza e l'amabilità stessa) mi prega a proccurarle degli autografi (voglio dir lettere, biglietti, o altri piccoli scritti) di persone distinte in letteratura o in politica o in armi ec. ec., antiche o moderne, morte o viventi: nel qual genere questa Dama ha già una bella collezione ....."
Via di Montisoni - Antella
E' sepolta nella Cappella "Santa Teresa"nel cimitero monumentale di Antella (Firenze)
MADDALENA SIGNORINI PELZET (1801-1854)
Donna amata da Antonio Ranieri e forse anche da Leopardi
Che qualche galanteria corresse tra il poeta e l'attrice, lo prova il fatto che ebbe da lei il dono di un bicchiere che avrebbe dovuto rinnovargli il ricordo di lei quando lo ponesse alle labbra. Con nessun'altra donna i rapporti di Leopardi erano arrivati tanto in là da autorizzare un'allusione ai baci.
"Pregiatiss.mo Leopardi
Spero che non sdegnerete di accettare questo tenue ricordo.
- Piccolo è il dono al paragon di voi -
Tutto è però quel che donar poss'io -
così quando beverete a questo bicchiere vi rammenterete della vostra affezzionatissima amica
Pelzet"
Da una pittura appartenuta a G.B. Niccolini
CATERINA FRANCESCHI FERRUCCI (1803 -1887)
Poetessa e scrittrice di argomenti pedagogici.
Coetanea di Leopardi e leopardista della primissima ora.
Ci fu, forse, un solo incontro personale tra i due: quello bolognese del 1830.
Leopardi trovò in lei virtù, bontà, ingegno e modestia, qualità che forse non aveva trovato in nessun'altra donna e che esalta con riverenza nella lettera che le invia nel 1831.
Con lei inoltre condivide due grandi passioni: l'amore per il sapere e lo studio e una propensione per l'isolamento e la solitudine.
Fu sepolta nella cappella gentilizia della villa di S. Martino alla Palma, presso Firenze, con una semplice lapide la cui iscrizione del suo vecchio amico Ranalli riporta:
QUI RIPOSA IN CRISTO
CATERINA
DI ANTONIO FRANCESCHI E DI MARIA SPADA
NATA IN NARNI IL 26 GENNAIO 1803
MORTA IN FIRENZE IL 28 FEBBRAIO 1887
MOGLIE PER 54 ANNI A MICHELE FERRUCCI
DONNA PER INGEGNO E VIRTU' RARA IN OGNI TEMPO
QUASI UNICA NEL NOSTRO
___________________
IL FIGLIO ANTONIO ED IL NIPOTE FILIPPO
ALLA MADRE ED ALL'AVA OTTIMA DESIDERATISSIMA
CON MOLTE LACRIME
P. Q. M.
ROSA SIMONAZZI PADOVANI
Cantante modenese nata forse nel 1802. Soggiornò anche a Bologna andando a vivere nella casa degli Aliprandi dove era alloggiato Giacomo.
In una lettera dell'epistolario, Leopardi la definì "bella" e "distinta per un paio d'occhi che a me paiono belli"
Morì in un ospizio di Pisa all'età di 92 anni
TERESA LUCIGNANI (1807 - 1897)
Leopardi la conobbe durante il soggiorno pisano in casa Soderini. Probabilmente ci fu in Leopardi un sentimento amoroso così come risulta da una intervista che rilasciò ormai anziana nel 1897 nell'Ospizio di Mendicità. La struttura esiste ancora e si chiama "Cottolengo - Piccola Casa della Divina Provvidenza" sita in Via Mazzini 61 Pisa.
ORINZIA ROMAGNOLI SACRATI (1762-1834)
Tra i frequentatori di questa illustre nobildonna c'era anche Leopardi che l'aveva conosciuta già prima della parentesi romana dell'inverno 1831-1832 e per questo corse voce di un pettegolezzo su una presunta (e improbabile) relazione amorosa !!
Residenza romana dell'ormai scomparso Palazzo Valdambrini
Tenne salotto a Roma, dove aveva partecipato all'accademia dell'Arcadia col nome di Fiordiligi Taumanzi, visse poi a Firenze dove morì nel 1834 e fu sepolta sotto il secondo arco del loggiato a sinistra del chiostro di S. Croce in una tomba posta a terra come testimonia una lettera di Giovanni Freppa (1800-1870) (editore livornese legato alla marchesa fino al giorno della sua morte) all'abate Melchiorre Missirini (anch'egli amico della Sacrati) per invitarlo a comporre un'epigrafe per la lapide della poetessa:
"La nostra ottima Marchesa cessa di vivere questa mane alle ore 9 h di mattino. Ho disposto che sia sepolta nel chiostro di S. Croce. Ricorro alla vs. bontà d'amicizia per pregarvi di stendermi la piccola iscrizione che dovrà stare su quel marmo che la ricoprirà. Son certo che accorderete questo favore alla mia affezione e all'amicizia che avete per la buona Marchesa Sacrati".
Questo il testo della lapide:
Orintia - Marchesana Romagnoli Sacrati - Cesenate - d'ardente immaginativa - e d'animo alla beneficenza - caldissimo - instituita dall'arguta Talia - ebbe spontanei i sali di Plauto - trattò la commedia ed il romanzo - e sagacemente gli uomini conobbe - meritò illustri benevolenze - e fino all'estrema età - raro e invidiabile esempio - non mancò d'amici fedeli. - Con forte petto - avvalorato dalla religione - il 12 maggio 1834 - d'anni LXXII - l'ultimo suo fato incontrò. - G.F. in argomento di gratitudine - questa modesta pietra collocava.
Purtroppo non ho trovato traccia della lapide probabilmente perchè divenuta illegibile per la sua posizione a terra.
Giovanni Freppa muore il 12 luglio 1870 e la sua lapide fu deposta al cimitero di S. Miniato alle Porte Sante
CLEMENTINA MONGARDI CARNEVALI (1804-1890)
Molti personaggi frequentarono il salotto romano di questa signora appartenente ad una illustre famiglia di dilettanti di canto tra i quali figurano: Massimo D'Azeglio, Giuseppe Melchiorri, Carlo Emanuele Muzzarelli, Giovanni Rosini, Pietro Tenerani, Antonio Ranieri.
Dalla corrispondenza Ranieri - Mongardi si ricava che anche Leopardi frequentò il suo salotto, durante il soggiorno romano dall'ottobre 1831 al marzo 1832.
In una nota biografica ho letto che fu sepolta nel cimitero romano del Verano nella Cappella del Gesù degli Agonizzanti di pertinenza dell'Ordine delle Orsoline.
Da ricerche che ho effettuato presso l'ufficio cimiteriale del Comune e l'ufficio vescovado per l'Ordine delle Orsoline (sempre all'interno del Verano) non è stata trovata nei relativi archivi alcuna traccia e neanche all'interno della Cappella dove ho effettuato personalmente le ricerche.
Il marito Natale Mongardi è invece sepolto nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva ornata da un busto di Pietro Tenerani ove si legge:
A NATALE MONCARDI DA IMOLA/ESEMPIO DI VIRTU CITTADINE/TOLTO ALLI STUDI DEL FORO/PER ESSERE ALLO ESERCITO ITALICO/NELLE IMPRESE/DI GERMANIA DI PRUSSIA/DEL TIROLO DI SPAGNA/CAVALIERE DELLA CORONA FERREA/DELLA LEGIONE DI ONORE/NELLA MILIZIA DEI ROMANI PONTEFICI/TENENTE COLONNELLO/DELLA CONGREGAZIONE PRESIDENTE ALLE ARMI/SEGRETARIO GENERALE/DI ANIMO E DI COSTUMI ORNATISSIMI/MORTO A 23 DI NOVEMBRE DEL 1831/ANNO DELLA SUA VITA 46/CLEMENTINA CARNEVALI/QUESTO PEGNO DI AMORE CONIUGALE/POSE CON LACRIME
MARIANNA DIONIGI (1756 - 1826)
Nata a Roma, celebre pittrice e donna di notevole cultura.
Il suo salotto in via del Corso al n. 310 (o 30) divenne un luogo d'incontro tra la cultura romana e molti intelletuali italiani e stranieri frequentato anche da Leopardi.
Via Condotti, 30
Via Condotti, 310
Dalla lettera del 19 marzo 1823 indirizzata alla sorella Paolina, Giacomo la descrive con questi toni:
"La Dionigi, di cui mi domandate, è una schifosissima, sciocchissima, presuntuosissima vecchia, che m'ha veduto una o due volte in casa sua e non mi ci vedrà più finchè vive".
Morì a Civita Lavinia.
ENRICHETTA DIONIGI ORFEI (1784 - 1868)
Poetessa romana figlia di Marianna e con la quale Leopardi ebbe rapporti cordiali e di reciproca stima.
Di lei esisteva un ritratto presso l'Accademia dell'Arcadia di cui, però, se ne sono perse le tracce. C'è una testimonianza di Nicola Marcone, autore di una biografia del 1896 in cui affermava di aver visto il ritratto ricavato da una stampa da una riproduzione in rame che probabilmente ne era stata fatta e che la descrive:
"Il ritratto della Enrichetta, tuttochè riprodotto in rame, ed appannato dal tempo, rivela nell'insieme il genio; volto regolarissimo e tendente al tipo greco, occhi spaziosi e vivaci, capelli foltissimi, sciolti ed artisticamente gettati sulle spalle".
Non è però del tutto chiaro se la descrizione è riferita effettivamente ad Enrichetta o a sua madre.
Morì a Roma.
MARGARET MASON (1773 - 1835)
Scrittrice.
Leopardi la conobbe durante il soggiorno pisano.
E' sepolta a Livorno nel Cimitero degli Inglesi, chiuso da tempo, in quanto necessita di interventi di manutenzione straordinaria come si vede chiaramente dalle foto.
(foto d'epoca)
Devo qui pubblicamente ringraziare Matteo Giunti, autorevole studioso che conduce ricerche sull'antico cimitero degli inglesi di Livorno da oltre 20 anni, per avermi concesso gentilmente la pubblicazione della preziosa foto della tomba.
In una pubblicazione dei primi del '900 si leggeva:
Here lie the remains of
Margaret Iane
Countess of Mount Cashell
born A.D. 1773
died 29 January A.D. 1835
E' altresi doveroso evidenziare che l'associazione, sempre di Matteo Giunti, denominata "Livorno delle Nazioni" si interessa della protezione, studio e divulgazione di questo sito storico.
Ulteriori informazioni sono reperibili al blog: https://leghornmerchants.wordpress.com/the-old-english-cemetery-oflivorno/
SOFIA CAUDEIRON VACCA' (1791 - 1857)
La tomba numero 8 dovrebbe essere quella sotto i due vasi di fiori
Di nobile famiglia francese trasferitasi a Pisa, fu una delle prime conoscenze che Leopardi fece durante il soggiorno pisano.
Risulta sepolta nel cimitero suburbano di Pisa nel loggiato XXVIII come attestato nei registri dei defunti e confermato anche dalla preziosa collaborazione ricevuta dagli illustri studiosi Alessandro Panajia e Caterina Del Vivo che mi hanno supportato nelle ricerche e che qui, ringrazio, ancora una volta.
Purtroppo sembra che la tomba e la lapide sia scomparsa (forse a seguito dei lavori di ampliamento del cimitero). Sono stato più di una volta al suburbano alla ricerca della tomba senza esito. Solo grazie all'aiuto di un tecnico cimiteriale è emerso che la tomba fu trasferita in data 25 agosto 1963 nel loggiato XXIV Sezione A tomna 8 la cui posizione dovrebbe essere quella che mi ha indicato il tecnico anche se la lastra non riporta nulla .......
Questo era il testo della lapide, dettato da Enrico Mayer:
SOFIA CAUDEIRON
FRANCESE DI NASCITA
MA PER AFFETTI ITALIANA
IN VITA DEGNA CONSORTE
DI ANDREA VACCA' BERLINGHIERI
I FIGLI
CUI TUTTA CONSACRO' SE MEDESIMA
POSERO QUESTA MEMORIA
____________________
NACQUE IL XXXI LUGLIO MDCCXC
MORI' IL III APRILE MDCCCLVII
ELENA MASTIANI BRUNACCI (1770-1849)
Pisa:
Da due inviti di Laura Cipriani Parra di novembre-dicembre 1827
"Desidero, Signor Conte, che sia senza violenza, almeno quanto al giorno, che lei faccia la sua presentazione alla Contessa Mastiani, che si promette un piacere non comune nel fare una così preziosa conoscenza"
e
"Il Conte e la Contessa Mastiani pregano il S. C.te Leopardi, d'intervenire ad un trattamento di Ballo che avrà luogo in loro Casa la sera del dì 11 Gennaio 1828
ed al quale si darà principio a ore 8. Pisa 2 Gennaio 1828
N.B. Sarà ammesso anche l'abito da Maschera"
si deduce che molto probabilmente Leopardì si recò nel Palazzo Mastiani Brunacci in Corso Italia, 40-50 residenza pisana di Elena Mastiani Brunacci celebre per la sua bellezza e per la brillante vita mondana che conduceva nei raffinati saloni del palazzo di famiglia, composto da ben 118 ambienti e da un vasto giardino.
Palazzo Mastiani
particolare interno
Giardino La Nunziatina (e' in corso un progetto per la riapertura e fruizione al pubblico)
E' sepolta nella Cappella Gentilizia intitolata a Sant'Anna nella tenuta di Pratello (Pisa) accanto al marito.
MARIA ALINDA BONACCI BRUNAMONTI (1841 - 1903)
E' stata una poetessa e scrittrice.
Nata a Perugia, strinse amicizia con molti letterati dell'epoca e frequentò anche Casa Leopardi, legandosi in particolare a Teresa Teja.
Casa natale in Via del Poggio
Soggiorno in Via dei Priori, 60
residenza recanatese
Morì a Perugia ed è sepolta nel cimitero monumentale.
La sua tomba nella galleria monumentale, arcata destra, loculo frontale n. 5
LAURETTA CIPRIANI PARRA (1795 - 1869)
ritratto contenuto nel volume: "In esilio e sulla scena. Lauretta Cipriani Parra, Giuseppe Montanelli e Adelaide Ristori" a cura di Caterina Del Vivo - Firenze - University Press 2014
E' stata una patriota.
Leopardi ebbe modo di frequentarla durante il soggiorno pisano.
Morì a Firenze e sepolta nel cimitero di Trespiano, vicino all'ingresso, e collocata in un'area destinata ai più poveri, senza indicazione di una lapide a ricordo. Nessuno ricondusse i suoi resti nella cappella di famiglia esistente nel cimitero di Navacchio.
Anche l'ufficio cimiteriale del comune di Firenze, al quale mi sono rivolto per ulteriori informazioni, non ha potuto fornire una risposta per mancanza di archivi risalenti al periodo.
Cimitero di Trespiano
Probabile ubicazione del luogo iniziale di sepoltura cosi come riferisce Caterina Del Vivo "La salma fu tumulata in terra, nello spazio riservato a chi non poteva permettersi altra sepoltura, vicino all'ingresso del camposanto, di fronte al futuro Mausoleo della Grande Guerra".
Devo tutte le informazioni su Lauretta Cipriani Parra proprio a lei che ringrazio vivamente, responsabile dell'Archivio Storico del Gabinetto Vieusseux, autrice di numerosi saggi e cataloghi che mi ha supportato nel reperimento dei dati che altrimenti non avrei trovato e che sono contenute nel suo saggio: "La moglie creola di Giuseppe Montanelli. Storia di Lauretta Cipriani Parra" - ETS - Pisa 1999.
Cimitero di Navacchio - Cappella famiglia Parra
MARGHERITA FABBRI D'ALTEMPS (1791 - 1848)
Duchessa di Cesena e donna di grande cultura.
Amica di Antonio Ranieri, fu lei ad interessarsi per trovare l'alloggio in Via delle Carrozze per i sodali Leopardi-Ranieri.
Ebbe un salotto in Piazza dell'Apollinare a Roma nell'omonimo palazzo frequentato anche da Leopardi.
Riguardo alle notizie sulla sua tomba ho trovato solo che nella chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma esiste una cappella della famiglia Altemps.
MARIA GIUSEPPINA GUACCI NOBILE (1807-1848)
Leopardi ebbe modo di conoscere la poetessa Giuseppina Guacci nella scuola del purista Basilio Puoti.
Non è certo il luogo della sepoltura. I suoi familiari non l'hanno annotato in nessuno scritto e neppure tramandato a voce ai discendenti anche se il suo nome si legge sulla lapide che si trova nel recinto degli uomini illustri nel cimitero di Poggioreale a Napoli:
QUI RIPOSANO INSIEME
ANTONIO NOBILE E ARMINIO SUO FIGLIO
ASTRONOMI INSIGNI
UOMINI SENZA MACCHIA
NELL'ARDENTE CULTO DELLA PATRIA
COME NEL VINCOLO FAMILIARE
CONGIUNTI
A MARIA GIUSEPPINA GUACCI
SPOSA E MADRE
PAOLINA RANIERI (1817-1878)
Paolina in un ritratto giovanile
Chiesa di S. M. di Piedigrotta
Chiesa di Santa Chiara
Calco in gesso realizzato dallo scultore Tommaso Solari per il monumento funebre marmoreo eretto nella chiesa di Santa Chiara, distrutto in eseguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. La lapide riportava:
A
PAOLINA RANIERI
DI PEREGRINA MENTE DI PEREGRINI STUDI
DI PIU' CHE PEREGRINA MODESTIA
DI OPEROSA CARITA'
ALLA PATRIA AI MALATI AI POVERELLI
INSPIRATRICE INESAUSTA
DI SENTIMENTI DELICATI E PIETOSI
VERSO I BIMBI DELERITTI
IL GERMANO ANTONIO
DEDICO' DEVOTO
(foto internet)
Da informazioni ricevute dall'Ufficio cimiteriare del Comune di Napoli, risulta sepolta nel monumento Ranieri, fossa perpetua, Area Nord Orientale del cimitero di Poggioreale come da foto sopra.
Proverò a fare un sopralluogo.
GIUSEPPE FERRIGNI (1797 - 1864)
Avvocato e senatore del Regno.
Nella nota "Villa delle Ginestre", di sua proprietà, Leopardi soggiornò più volte.
Morì a Torino.
Da informazioni acquisite dall'archivio storico del Comune di Torino, i suoi resti risultano trasferiti a Napoli.
FRANCESCO PUCCINOTTI (1794-1872)
riposa in Santa Croce
PIETRO COLLETTA (1775 - 1831)
Patriota, storico e letterato italiano.
Come noto, grazie al suo aiuto e alla sua "colletta", Leopardi lasciò definitivamente Recanati accettando un assegno mensile della durata di un anno.
In una nota biografica risulterebbe sepolto a Trespiano (Firenze) ma da informazioni acquisite presso gli archivi locali dell'Ufficio cimiteriale non vi è traccia del nominativo. Mi è stato consigliato di rivolgermi all'Archivio di Stato di Firenze che ho interpellato senza, però, aver ricevuto risposta.
Nel Dizionario biografico degli italiani di Treccani viene invece riportato che fu sepolto nella cappella di famiglia di Gino Capponi nella Villa di Varramista
CARLO BOTTA (1766-1837)
Leopardi partecipò nel 1830 al concorso letterario indetto dall'Accadema della Crusca, con le sue "Operette Morali" ma il premio fu assegnato a Carlo Botta con l'opera rappresentata qui sotto.
(biblioteca Sormani di Milano)
riposa in Santa Croce
GINO CAPPONI (1792-1876) G.B. NICCOLINI (1782-1861) ANTONIO TARGIONI TOZZETTI (1785-1856)
Gino Capponi
Giovanni Battista Niccolini
riposano in Santa Croce
Accanto a Gino Capponi la targa di Niccolò Tommaseo:
A
NICCOLO' TOMMASEO
NEL TEMPIO DOVE I SUOI FUNERALI
DECRETATI DAL COMUNE
FECE PIU' SOLENNI
IL LUTTO DELLA NAZIONE
__________________________
LA CITTA' DI FIRENZE
MCMXIII
(ritratto di Tommaseo in tarda età ormai non vedente)
Tommaseo, a Firenze abitò prima in Via San Zanobi per circa un anno e successivamente in Via Fiesolana all'attuale n. 24 - terzo piano
Dimorò per quattordici anni in Lungarno delle Grazie al civico 14 come attesta la targa apposta dal Comune
Tommaseo a Milano (1824-1827)
Il primo alloggio fu in "Casa Delevaux, Contrada Pantano n. 4707" attuale via Pantano; poi all'albergo della Croce di Malta in piazza San Sepolcro - 2° piano e durante l'ultimo soggiorno si stabiìì presso la famiglia Ponti in un appartamento tra via Ponte Vetero e l'attuale via Cusani. Non ho trovato targhe commemorative.
Via Pantano
Piazza San Sepolcro
Via Cusani angolo Ponte Vetero
E' noto a tutti il giudizio negativo nei confronti di Giacomo. Arrivò perfino a dire, in una lettera inviata a Cesare Cantù del 1837, dopo la morte del poeta: "Nel duemila il Leopardi non avrà d'eminente nell'opinione degli uomini nè anco la spina dorsale, perchè i bachi della sepoltura gliel'avranno appianata".
E' sepolto nel cimitero di Settignano (Firenze) all'interno della chiesetta che si vede sotto ubicata di fronte all'ingresso del cimitero.
La chiesa è sempre chiusa ma grazie alla cortesia e disponibilità del custode ho potuto visitarla brevemente e scattare alcune foto. Vorrei sottolineare che la visita alla tomba di Tommaseo anche se rientra nell'obiettivo che mi sono preposto fin dall'inizio, non ha scaturito in me una particolare emozione o sentimento.
Rileggendo il testo della sua lapide mi permetto di chiedere io agli italiani:
ADESSO CHE SIAMO NEL VENTUNESIMO SECOLO, DI CHI CI RICORDIAMO MAGGIORMENTE ? DI NICCOLO' TOMMASEO O DI GIACOMO LEOPARDI ?
Abitazioni fiorentine di Gino Capponi:
Palazzo Capponi in Lungarno Soderini
Palazzo Capponi in Via Capponi e targa commemorativa
Paolina Leopardi il 16 ottobre 1863 fu ricevuta da Capponi in questo palazzo così come risulta da una lettera che la stessa Paolina indirizzò il giorno dopo a padre Giuliani che aveva favorito l'incontro:
"....Pregiatissimo Signore. Mi affretto ad annunziarle che ieri sera ebbi l'ineffabile contento di fare la preziosa conoscenza del venerando Marchese Gino Capponi... Io non dimenticherò mai la sretta di mano, piena di benevolenza e di affetto del buon Marchese - la sua memoria mi consolerà nei mali che ancora mi restano a soffrire in questa triste vita..."
Villa Capponi in Via Bolognese
G.B. Niccolini morì in questa casa in via Cavour 37 a Firenze
Palazzo Capponi risulta ubicato in Via del Mandorlo
ALESSANDRO MANZONI (1785 - 1873)
Manzoni incontrò Leopardi a Firenze la sera del 3 settembre 1827 nel Gabinetto Vieusseux.
Qualche giorno dopo, Leopardi descriveva l’evento al padre Monaldo:
Firenze, 8 settembre 1827
" .... Del rimanente, grazie a Dio, sto bene, eccetto incomodi leggeri di flussioni e di stomaco. Ella indovina assai bene che io non posso curarmi molto di certe alte conoscenze, dalle quali anche non potrei sperar nulla. Me la passo con questi letterati, che sono tutti molto sociali, e generalmente pensano e valgono assai più de’ bolognesi. Tra’ forestieri ho fatto conoscenza e amicizia col famoso Manzoni di Milano, della cui ultima opera tutta l’Italia parla, e che ora è qui colla sua famiglia.”
Mentre lo stesso giorno, in una lettera scritta all’amico Pietro Brighenti, dichiara:
"Io qui ho avuto il bene di conoscere personalmente il signor Manzoni, e di trattenermi seco a lungo: uomo pieno di amabilità, e degno della sua fama."
Casa natale di Manzoni in Via Visconti di Modrone
Via Manzoni a Milano
Ingresso di Via Morone
E' sepolto nel Famedio del cimitero monumentale di Milano
MATILDE MANZONI (1830-1856)
Ultima dei nove figli di Alessandro Manzoni ed Enrichetta Blondel. La breve, triste e solitaria vita rende la sua anima molto simile a quella di Giacomo. Basta leggere alcuni frammenti di pagine del suo "Giornale" composto nel 1851 per rendersene conto:
14 gennaio
"Stamattina ho letto qualche poesia di Leopardi: le trovo bellissime e tristissime! ... Le ricordanze, tra le altre, straziano il cuore! Le ho copiate nella mia raccolta."
20 gennaio
"Abbiamo letto insieme qualche poesia di Leopardi; sono piene di una tristezza così profonda che nel leggerle non si possono trattenere le lacrime."
22 gennaio
"Ho pianto leggendo Leopardi: la luna, il primo amore, L'ultimo canto di Saffo, La sera del dì di festa, Il sogno, La vita solitaria, Consalvo; oh, c'è ben di che piangere! Leggendo Leopardi, provo una sensazione che mi era sino a ora sconosciuta. Davanti a un simile dolore, senza alcuna speranza nell'avvenire, senza fede in Dio, è come se una mano di ferro mi stringesse il cuore e mi mozzasse il respiro! Sventurato Leopardi, che non ha saputo vedere un'altra vita dopo questa e un Dio nel Cielo !...."
23 gennaio
"Oggi ho ancora letto le poesie di Leopardi: Nelle nozze della sorella Paolina, Il passero solitario, Il risorgimento, Al Conte Carlo Pepoli, A Silvia, Canto notturno di un pastore. Leggendo Leopardi devo spesso chiudere il libro; questa lettura mi strema e non posso farla che a tratti. Resto come schiacciata sotto la bellezza e la tristezza dei suoi versi!"
"Ho passate anche oggi delle ore leggendo Leopardi: questa lettura m'epuise, e non posso farla che interrottamente, Rimango come oppressa sotto il peso della bellezza e del dolore, che emanano da quei versi".
E' sepolta nel chiostro della Basilica di S. Clemente in Santa Maria dei Servi di Siena e non potevo mancare una visita sulla sua tomba.
MARIE-HENRI BEYLE noto come Stendhal (1783 - 1842)
Leopardi fece la conoscenza di Stendhal a Firenze nell'autunno del 1827 e nell'agosto del 1832, come risulta dalla lettera alla sorella Paolina del 31 agosto 1832 da Firenze: "Nuove non ho da darti, se non che ho riveduto qui il tuo Stendhal, che è console di Francia, come saprai, a Civitavecchia....".
Incerto, invece, l'incontro durante il secondo soggiorno romano del 1831-1832 nonostante entrambi soggiornassero in abitazioni non molto lontane tra loro.
E' sepolto a Parigi.
CARLO TORRIGIANI (1807-1865)
Si racconta che Carlo Torrigiani sia stato uno gli amanti di Fanny Targioni Tozzetti
Palazzo Torrigiani - Piazza dè Mozzi, 4 Firenze
PASQUALE LANDI (1817 - 1895)
Chirurgo stimato, fu amico del fratello minore di Giacomo Leopardi, Carlo, con il quale intrattenne una relazione epistolare.
GIACOMO TOMMASINI (1768-1846)
è sepolto nel cimitero della Villetta di Parma
FERDINANDO MAESTRI (1786-1860)
marito di Adelaide, figlia dei coniugi Giacomo e Antonietta: anch'esso è sepolto nel cimitero della Villetta di Parma accanto alla tomba di Antonietta Ferroni
ADELAIDE MAESTRI (1797 -1845)
(presunto ritratto)
Figlia dell'illustre clinico Giacomo Tommasini ed Antonietta Ferroni, conobbe Leopardi nel 1826 per il quale ebbe profonda ammirazione e non solo. Molti studiosi ritengono infatti che Adelaide Maestri fu probabilmente la sola donna che amò veramente il poeta.
Anch'essa è sepolta nel cimitero della Villetta.
Gli incontri in casa Tommasini
MICHELE COLOMBO (1747-1838)
E' sepolto nella chiesa (sconsacrata) di S. Andrea a Parma adibita a mostre temporanee con la seguente lapide:
MICHAELI COLOMBO SACERD
EX TARVISINA PROVINCIA
INCOLAE PARMENSI ANNOS XXXXII
QVI
IN REGIONIBUS EVROPAE CVLTIORIBVS PERAGRANDIS
DOCTRINAM OMNIGENAM
ET PERAMPLAM VOLVMINVS LECTISSIMOR SERIEM
SIBI COMPARAVIT
ARCTAM DOCTORVM HOMINVM NECESSITVDINEM INIIT
IDEM SPRIPTIS EDITIS
AD CVLTVM ITALICAE LINGVAE PROVEHENDVM
LATE INCLARVIT
REGIVMQVE IN COETVM CVI AB FVRFVRE NOMEN
ALIOSQ COMPLVRES ADLECTVS EST
VIR MODESTIAE SINGVLARIS
COMITATE CANDORE ANIMI BENEFICENTIA
VNIVERSIS ACCEPTVS
VIXIT ANN LXXXXI
MORTEM OBIIT VITAE PIISSIMAE CONSONAM
XV KAL IVLIAS A MDCCCXXXVIII
IO BONAVENTVRA PORTA EQ
MOERENS POSVIT
MAGISTRO ET AMICO INCOMPARABILI
PAOLO TOSCHI (1788-1854)
E' sepolto nel cimitero della Villetta a Parma
GIUSEPPE TAVERNA (1764 - 1850)
E' sepolto nel cimitero urbano di Piacenza nel Reparto n. 1 Avello Comunale n. 38 dei cittadini illustri (Cappella della Confraternita di San Giorgio) ove si legge:
A ricordare dove posano le preziose ossa - di Giuseppe Taverna -
sacerdote pio - filosofo e letterato sapientissimo, virtuosissimo -
la pietà dè suoi diletti nipoti - Giuseppe, Angiolino Sottili - e Angiolina Cocchi -
P. Q. M. - anima onorata e cara - staremo noi senza te lungo tempo - qui derelitti in terra ?
Sull'umile facciata della casetta ove nacque, posta nella via già sant'Antonio, ora via Taverna, distinta col n. 203 il Municipio fece incidere la seguente iscrizione:
Qui nacque nel 1764 - e abitò molti anni - Giuseppe Taverna - primo lume dei pedagogisti moderni - che illustrò la patria e la scienza - onde ha redenzione il popolo - che fece e manterrà - la libertà d'Italia
GIULIO PERTICARI (1779-1822)
è sepolto nella chiesa di Sant'Agostino di Pesaro
CARLO PEPOLI (1796-1881)
è sepolto nella Certosa di Bologna
PIETRO GIORDANI (1774-1848)
Casa natale Giordani Palazzo Pallastrelli in via Pietro Giordani
Palazzo e giardino interno - Via Pietro Giordani 8 Piacenza
1868
IL MUNICIPIO
VOLLE PERPETUATO IL RICORDO
CHE IN QUESTA CASA NACQUE
PIETRO GIORDANI
IL 1 GENNAIO 1774
E' sepolto nel cimitero della Villetta di Parma nell'Arco Privato dell'Università degli Studi di Parma, situato a destra dell'ingresso del cimitero
Iscrizione commemorativa affissa nella camera dove morì sita in Corso Vittorio Emanuele n. 95 :
Qui morì
Pietro Giordani piacentino
il 2 settembre 1848
74° dell'età sua
Amico fraterno della gioventù generosa
primo divinò il genio
e glorificò il nome
di
Giacomo Leopardi
Per lo libero amore del vero
patì carcere esili
Di letterario magistero
di erudita sapienza
legò alla patria italiana
tesori non perituri.
In occasione del suo funerale fu dettata la seguente epigrafe:
Esequie
a Pietro Giorani
onore delle Italiane lettere
esemplare
di beneficienza e carità
Ho anche trovato un documento che riporta sua madre Maria Teresa Sambuceti, morta il 2 maggio 1827 e sepolta nel cimitero di Piacenza nella cappella della Confraternita delle Torricelle dove il suo nome è tuttora ricordato da una lapide e non dall'epigrafe del figlio.
L'epigrafe per il padre:
GIAMBATTISTA DI CARLO GIORDANI
VISSUTO CIRCA LXX ANNI
PARCO SINCERO DIVOTO
RESTA NELLA MEMORIA DELLA MOGLIE
TERESA SAMBUCETI GENOVESE
E DE' FIGLI
PIETRO ANTONIO LIVIA
Epigrafe per la sorella Livia che si legge nel cimitero di Piacenza:
MIA LIVIA
CHE FOSTI IDEA DI BONTA'
CHIAMA PRESTO A TE IL FRATEL TUO
INFELICE DI VIVER TROPPO E VIVERE DOPO TE
XX GEN. MDCCCXLIII.
Per loro, non è stato possibile risalire al luogo di sepoltura dopo ricerche condotte presso l'ufficio cimiteriale.
PIETRO BRIGHENTI (1775 - 1848)
Padre di Marianna (vedi sopra).
Anche se fu accusato di essere un confidente della polizia austriaca, fu sincero amico di Leopardi.
Anzi è riconosciuto da tutti i biografi la circostanza che fu probabilmente proprio a Bologna nel 1826 in casa Brighenti che Leopardi trascorse il più felice Natale della sua vita.
In un opuscolo di fine Ottocento ho trovato che fu sepolto assiema alla moglie, Maria Galvani, nella chiesa dei Minori Osservanti di Forlì detta di Valverde (chiesa scomparsa) la cui iscrizione sepolcrale dettata da Prospero Viani così recitava:
11 AGOSTO MDCCCXLVIII
NOI MARIANNA ED ANNA ABBIAMO QUI DEPOSTO
PRESSO LA NOSTRA MADRE DOLCISSIMA
L'ADORATO PADRE NOSTRO
PIETRO DI BARTOLOMEO BRIGHENTI AVV.
NATO A CASTELVETRO DI MODENA
E MORTO IN DIO D' A. OLTRE LXXIII
NOBILE D'ANIMO D'INGEGNO D'ASPETTO
CHE MERITO' DEGNI OFFICI
E VICEPREF. GOVERNO' CESENA
REGNANTE NAPOLEONE
MA CANGIATI I TEMPI VISSE SENZA FORTUNA
PUR SEMPRE ONORATO PER SUE VIRTU' E STUDI DA MOLTI
INTIMO DI PIETRO GIORDANI E GIACOMO LEOPARDI.
partecipazione della morte di Pietro Brighenti da parte delle filgie Marianna ed Anna
Nel 1843 mentre il Brighenti teneva a Forlì l'ufficio di Giudice supplente, morì la moglie e dentro la cassa funebre in un vaso di piombo fu posta questa pergamena dal Brighenti stesso dettata.
"Spoglie mortali di Maria Galvani, nobile Modenese, uscita di questo mondo alle ore 2 1/2 antimeridiane del giorno 14 novembre 1843, in età d'anni 70, mesi 10, giorni 11.
Nacque Maria Galvani in Modena il 3 gennaio 1773, dai coniugi Francesco Galvani ed Anna Zenzani. Fu per 45 anni consorte a Pietro Brighenti, avvocato bolognese,il quale consolò di quattro figli. Ebbe da natura ingegno pronto e vivace, con robustezza di mente e di corpo, che la resero superiore al suo sesso. Ebbe istruzione non comune, costanza nelle avversità, religione purissima, sviscerato amore dei suoi. Fu studiosa delle amene lettere e della storia: sostenne con forte animo lunga e dolorosa infermità; incontrò l'ultimo fine con imperturbata e santa rassegnazione. Il marito di lei e le figlie superstiti, Marianna ed Anna, qui con molte lagrime ne composero il tumulo.
O anima dsideratissima, Iddio benedetto conceda alle tue virtù il premio dei giusti, e doni alle tue preghiere il soccorso a noi di quella pace, che tu partendo c'involasti!"
Come accennato, della chiesa di Valverde non resta più nulla e non si hanno neppure notizie del luogo di sepoltura dei Brighenti anche con le ricerche compiute con l'ufficio cimiteriale del Comune di Forlì. Tornando alla chiesa, forse poteva essere identificabile in uno stabile di angolo tra via Valverde e via Caterina Sforza, nella zona dell'asilo, notizie fornitemi da un sacerdote diocesano competente in materia.
Via Valverde angolo Caterina Sforza
NICCOLO' PUCCINI (1799 - 1852)
Ritratto (Museo civico Pistoia 1843)
Ebbe rapporti con i più importanti personaggi della sua epoca e fra questi c'era anche Giacomo Leopardi. Una testimonianza è il testo per il monumento di Raffaello nella villa di Scornio scritto da Leopardi:
Raffaele d'Urbino/ Principe de' Pittori/ e miracolo d'ingegno/ inventore di bellezze ineffabili/ felice per la gloria in che visse/ più felice per l'amore in che arse/ felicissimo per la morte ottenuta/ nel fiore degli anni/ Niccolò Puccini questi lauri questi fiori/ sospirando per la memoria di tanta felicità/ MDCCCXXXII/ Giacomo Leopardi
Il monumento a Raffaello è quello a sinistra
Ho provato a cercare il monumento all'interno del parco, ma sembra che il monumento sia collocato (come il Pantheon) all'interno della proprietà privata e quindi non accessibile.
ch
Villa di Scornio a Pistoia da una incisione del 1845. La sua casa natale si trova in Via del Can Bianco
veduta del Ponte Napoleone della Ghiacciaia e della Torre di Catilina
Veduta del Ponte Napoleone e della Palazzina dei Promessi Sposi
Veduta della Palazzina dei Promessi Sposi del giardino Puccini
il Castello Gotico o Fortezza del Giardino Puccini (riproduzione)
veduta della zona settentrionale del giardino (riproduzione)
Pantheon degli uomini illustri nel parco di Scornio (riproduzione)
Casa natale di Niccolò Puccini in Via del Can Bianco a Pistoia
E' sepolto nell'oratorio del Conservatorio degli orfani all'interno del palazzo di San Gregorio.
Devo qui ringraziare vivamente il personale della scuola media, che fa parte del complesso, che mi ha gentilmente permesso di visitare la cappella.
GIUSEPPE GIUSTI (1809 - 1850)
Poeta.
E' probabile che Leopardi incontrò Giusti durante il soggiorno pisano anche se non si hanno testimonianze dirette.
E' sepolto a Firenze nella basilica di San Miniato al Monte.
PIETRO FRANCESCO GALLEFFI (1770 - 1837)
Il Cardinal Camerlengo che decise il destino di Leopardi opponendosi alla nomina di segretario dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Il motivo della mancata assegnazione del posto di Segretario dell'Accademia di Belle Arti di Bologna è esposto nella relazione al Papa Leone XII voluto da Galeffi della quale riporto il passo più signifiativo:
" ....La seconda cosa è che il Cardinal Camerlengo, informatosi dell'indole e della condotta del Leopardi, è venuto a conoscere essere egli in vero dotato di molta dottrina, massime nelle lettere greche ed italiane, e d'un ingegno veramente grande e straordinario, ma esservi al tempo stesso motivo di dubitare della rettitudine delle sue massime, sapendosi essere egli molto amico ed intrinseco di persone già note per il loro non savio pensare e avendo, BENCHE' CON MOLTA ASTUZIA, fatti trapelare i suoi sentimenti assai favorevoli alle nuove opinioni morali e politiche in odi italiane da lui stampate l'anno scorso in Bologna.........come è d'avviso che non sia cosa prudente impiegarlo in Bologna lontano alquanto dagli occhi del Governo che può sopravvegliarlo, così opinerebbe che fosse occupato in Roma nella Vaticana come scrittore o in altro modo dove potesse sviluppare meglio i suoi talenti E INSIEME TENUTO CON RITEGNO E VEGLIATO NELLA SUA MORALE E POLITICA CONDOTTA.Esposte per dovere queste cose con l'ingenuità di cui si pregia il cardinale Camerlengo rimettere alla Sapienza di Vostra Santità la determinazione di questo affare, e il decidere qual risposta deesi per lui fare alle vive racomandazioni dell'E.mo Segretario di Stato"
Gli fu impedita l'unica occupazione conforme al suo rango e alle sue attitudini in una città che lo aveva accolto con benevolenza
Se Leopardi avesse ottenuto quel posto, forse oggi avremmo raccontato un'altra storia........
Caricatura - Forlì, Biblioteca comunale "Aurelio Saffi"
E' sepolto a Roma nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini e Convalescenti.
ERCOLE CONSALVI (1757 - 1824)
Cardinale, segretario di stato di Pio VII.
Fu a lui che Leopardi si rivolse per ottenere un impiego di Cancelliere del Censo
Dalla lettera a Pietro Brighenti del 10 marzo 1823 leggiamo:
"Oggi o domani debbo portargli una supplica pel Cardinale, dove chiederò una carica che mi dia tanto da poter vivere mediocremente e quietamente, che è tutto quello che io desidero."
E' sepolto a Roma nella chiesa di San Marcello al Corso
Il cuore fu tumulato nel Pantheon dove, sotto il suo busto si legge:
D.O.M.
HERCULI CONSALVI S.R.E. CARD. S. MARIAE
AD MARTIRES
CUIUS COR CONDITUM EST HOCCE PIETATIS
MONUMENTUM
AMICI TANTI VIRI POSERUNT
MDCCCXXIIII
GIULIO MARIA DELLA SOMAGLIA (1774-1830)
Cardinale e Segretario di Stato, si impegnò insieme a Bunsen per l'assunzione di Leopardi all'Accademia di Belle Arti di Bologna il cui progetto naufragò per colpa del Camerlengo Galleffi.
Nelle sue biografie risulta sepolto nella basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma ma all'interno della basilica non ho trovato la sua tomba. Ho interpellato i religiosi della chiesa e neppure nei loro archivi risulta sepolto il cardinale: mi è stato detto che potrebbe essere stato tumulato al di sotto del pavimento in un'area non accessibile....
LUIGI MARINI (1778 - 1838)
E' il Cav. Marini menzionato da Leopardi nel suo epistolario riguardo l'affare di un possibile matrimonio per la sorella Paolina.
La sua tomba si trova nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli a Roma
ANGELO MAI (1782 - 1854)
E' stato un cardinale, teologo e filologo insigne.
Leopardi gli dedicò la canzone "Ad Angelo Mai" in occasione della scoperta di alcuni frammenti del libro "De Republica" di Cicerone.
E' sepolto nel transetto sinistro della Basilica di Sant'Anastasia al Palatino.
PIETRO TENERANI (1789 - 1869)
Il Canto "Sopra un basso rilievo antico sepolcrale dove una giovane morta è rappresentata in atto di partire, accomiatandosi dai suoi" fu ispirato dal bassorilievo scolpito da Tenerani nel 1825 per la tomba di Clelia Severini visibile nella basilica di S. Lorenzo in Lucina a Roma
E' sepolto nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma
In questo palazzo di Via Quattro Fontane (n. 172 ?) vi era forse lo studio di Tenerani che Leopardi frequentò durante il soggiorno romano.
ANDREA CARDINALI (1782 - 1852)
Fu sepolto nella chiesa collegiata San Lorenzo e San Biagio di Monte San Pietrangeli (provincia di Fermo)
fonte: internet
La chiesa è attualmente inagibile (anno 2021) a seguito del sisma del 2016 ma grazie alla disponibilità dell'Arcidiocesi di Fermo che qui ringrazio, è stato possibile recuperare una foto della lapide la cui epigrafe fu dettata da Giuseppe Fracassetti
LUIGI DE SINNER
Studioso svizzero e amico di Leopardi che gli affidò i suoi manoscritti filologici giovanili.
Fu sepolto a Firenze nella Basilica di S. Miniato al Monte con l'epigrafe:
HONORI ET MEMORIAE
ALOISII GABR. F. DE SINNER
DOMO AROELE MONTE IN PAGO BERNENSI
QVI PRAESTANTIA INGENII AC DOCTRINAE COPIA
GENERIS NOBILITATEM SVPERGRESSVS
INTER PHILOLOGOS BROBATISSIMOS
THESAVRO GRAECAE LINGVAE DENVO ADORNANDO EDENDOQVE
PARISIIS ADLECTVS
SANCTORVM IDEM PATRVM CHRYSOSTOMI ET BASILII
CODICVM ADIVMENTO CERTOQVE IVDICIO FRETVS
OPERA IBI EDIDIT CASTIGATISSIMA
QVORVM ASSIDVA COMMENTATIONE EDOCTVS
FORTI ANIMO DIVINOQVE INSTINCTV
CATHOLICAM PROFESSIONEM FLORENTIAE AMPLEXVS EST
NATVS AN LIX
APOPLEXIAE MORBO PLVRES PER MENSES TOLERATO
PIVS OBIIT XVI KAL MAII AN. MDCCCLX
TE XP IN PACE
VINCENZO GIOBERTI (1801 - 1852)
Presbiterio, patriota e filosofo.
L'incontro e l'amicizia tra Gioberti e Leopardi avvenne a Firenze tra l'ottobre e il novembre 1828 nel Gabinetto Vieusseux.
Come Peyron e Muzzarelli, è sepolto nel cimitero monumentale di Torino ma nel settore prima Ampliazione Arcate - Area 166
ingresso cimitero monumentale
La tomba nei sotterranei
FELICE LE MONNIER (1806-1884)
Fondatore della famosa casa editrice anche delle opere leopardiane, è sepolto nel Cimitero delle Porte Sante di Firenze
PROSPERO VIANI (1812-1892)
Filologo e letterato. E' legato a Leopardi per aver pubblicato l'epistolario e altri scritti inediti. E' sepolto nel cimitero monumentale di Reggio Emilia.
Dal 1932 la salma riposa nella tomba degli uomini illustri
GIUSEPPE PIERGILI (1843 - 1935)
Nato a Cingoli.
E' stato un filologo, biografo e uno dei maggiori studiosi che si dedicarono alla ricostruzione degli scritti e della vita di Leopardi.
Grazie alla segnalazione di una appassionata leopardiana, Rosanna Chiriatti, ho potuto vedere la casa natale sita in via Filati, 29
Da informazioni ricevute dagli uffici cimiteri Capitolini, Piergili è sepolto al Verano - Vecchio reparto XIX - riquadro 16 presso la tomba di famiglia.
GIUSEPPE CUGNONI (1824 - 1908)
Nacque e morì a Roma.
Come Prospero Viani e Giuseppe Piergili, fu tra gli studiosi che maggiormente si dedicarono all'assidua opera di ricostruzione degli scritti e della vita del Leopardi.
Scarse sono le sue notizie biografiche.
A seguito delle ricerche effettuate presso gli archivi dei cimiteri capitolini il nominativo non è stato trovato.
CARLO TENCA (1816- 1883)
Letterato, giornalista e politico.
Il suo fondamentale saggio del 1851, è fra i maggiori contributi alla conoscenza e comprensione di Leopardi.
E sepolto nel Famedio inferiore del cimitero monumentale di Milano.
BONAVENTURA ZUMBINI (1836 - 1916)
Nato a Pietrafitta (Cosenza)
E' stato un critico letterario e professore universitario di letteratura italiana e senatore del Regno nel 1905.
Importante è stato un suo studio critico su Leopardi.
Nel leggere la sua biografia, mi ha destato grande emozione la notizia della sua visita a Casa Leopardi riportata nel Registro dei visitarori: "Bonaventura Zumbini di Cosenza visitò questa Biblioteca il dì 24 maggio 1872, e compì il suo antico voto d'inginocchiarsi dove il Leopardi immaginò e scrisse cose immortali".
Morì a Portici ed è sepolto nel locale cimitero dove sulla lapide si legge:
BONAVENTURA ZUMBINI/PROFESSORE DELL’ UNIVERSITA’ NAPOLI/SOCIO DELLE PIU’ ILLUSTRI ACCADEMIE NAZIONALI/SENATORE DEL REGNO/ESPLORANDO LE FONTI DELLE MAGGIORI OPERE DI POESIA/ITALIANE E STRANIERE/DISSIPO’ CALIGINI RIVELO’ ANIME RISCHIARO’ ASPETTI/RICOMPOSE VASTI CICLI DI ARMONIE E DI VISIONI/FRA LE DILETTE AURE DI PORTICI/CONFORTATRICI DEGLI OPEROSI SILENZII/SERENO NELL’ASSIDUO LAVORO/VISSE AMMIRATO VISITATO DA VICINI E DA LONTANI/OR LA SEMPLICE TOMBA/CHE QUI VOLLE IN POCA TERRA/L’IMMAGINE SUA GRANDEGGIA/COME L’UOMO DELLA SEMPLICE VITA/PENSOSO DI UN MONDO SENZA CONFINE
PIETRAFITTA, COSENZA, X MAGGIO MDCCCXXXVI/PORTICI, XXI MARZO MCMXVI
Mi recherò a pregare sulla sua tomba.
GIUSEPPE CHIARINI (1833 - 1908)
Nato ad Arezzo, è stato un letterato e critico letterario.
Notevole è stata, tra le altre cose, il suo saggio "Vita di Giacomo Leopardi" del 1905 e grande fu il suo amore per lui.
Si narra infatti che portava sempre con se i volumi leopardiani, persino anche quando andava a letto e sentirseli sotto il braccio o sotto il guanciale gli dava un piacere immenso....
Morì a Roma.
Da informazioni ricevute dall'ufficio dei cimiteri Capitolini risulta sepolto nell'Ossario comune.
GIACOMO ZANELLA (1820 - 1888)
Presbiterio, poeta e traduttore.
Anche lui fu un grande ammiratore dei temi della poesia leopardiana tanto da voler visitare Recanati ed ebbe anche una frequentazione con la famiglia Leopardi dell'epoca.
E' sepolto nella Chiesa di San Lorenzo a Vicenza.
Le due fotto sotto ricordano la prima sepoltura al Monumentale di Vicenza
WALTER BINNI (1913-1997)
E' stato un critico letterario, politico ed antifascista ed uno dei maggiori studiosi della poetica e della poesia di Giacomo Leopardi.
E' sepolto nel cimitero monumentale di Perugia.
ingresso cimitero monumentale
FRANCO FOSCHI (1931-2007)
Nato a Recanati, è stato un politico e scrittore nonchè direttore del Centro Nazionale di Studi Leopardiani dal 1987.
Morì ad Ancona ed è sepolto nel cimitero cittadino di Recanati.
BARTHOLD GEORG NIEBUHR (1776-1831)
Niebuhr, dopo la nomina a ministro della Prussia, presso il Vatiano, soggiornò a Roma dal 1816 al 1823 e dal 1° giugno 1817 andò ad abitare nel Palazzo Savelli (oggi Orsini) in via di Monte Savello n. 30.
E' sicuro che Leopardi andò a trovarlo nel 1823 come testimoniano due sue lettere indirizzate al fratello Carlo del 12 e 22 marzo 1823.
Palazzo Savelli in una foto d'epoca
KARL BUNSEN (1791 - 1860)
Diplomatico tedesco presso la Santa Sede.
Grande estimatore di Leopardi, si prodigò inutilmente alla ricerca di un impiego.
FRANCESCO CANCELLIERI (1751 - 1826)
Bibliotecario ed erudito, non fu molto simpatico a Leopardi.
Da una lettera del 25 novembre 1822 al fratello Carlo, Leopardi scrive:
"... Ieri fui da Cancellieri, il quale è un coglione, un fiume di ciarle, il più noioso e disperante uomo della terra ...."
da Roma
La sua abitazione era situata nei pressi del palazzo Farnese in via del Mascherone, 65 e nel vestibolo della casa è murata una lapide nella quale si leggono i versi seguenti:
Sum Francisci Cancellieri
O utinam celebrer Fidis Ego semper amicis
Parva licet nullo et nomine clara Domus
E' sepolto nella basilica Lateranense presso il sepolcro del cardinale Antonelli
ALESSANDRO POERIO (1802 - 1848)
Patriota, protagonista dei moti del 1848. Grazie a lui Giacomo Leopardi conobbe Fanny Targioni Tozzetti
E' sepolto nel cimitero di San Michele a Venezia nella tomba della famiglia Paravia situata poco oltre l'ingresso nel chiostro di sinistra.
CARLO TROYA (1784-1858)
E' stato uno storico e politico e fu in amicizia anche con Leopardi. Morì a Napoli ed è sepolto nella chiesa dei Santi Severino e Sossio.
Attualmente la chiesa è chiusa in attesa di lavori di restauro (ottobre 2023). Spero di poter visitare la sua tomba.
fonte: internet
INGRESSO RECINTO DEGLI UOMINI ILLUSTRI NEL CIMITERO DI POGGIOREALE A NAPOLI
FRANCESCO DE SANCTIS (1817 - 1883)
Fu tra i maggiori critici e storici della letteratura italiana nel XIX secolo. Conobbe Leopardi solo una volta, nel 1836 alla scuola di Basilio Puoti, e l'episodio è narrato in un passo delle sue "Memorie":
"......Una sera egli ci annunziò una visita di Giacomo Leopardi; lodò brevemente la sua lingua e i suoi versi. Quando venne il dì, grande era l’aspettazione. Il marchese faceva la correzione di un brano di Cornelio Nepote da noi volgarizzato; ma s’era distratti, si guardava all’uscio. Ecco entrare il conte Giacomo Leopardi. Tutti ci levammo in piè, mentre il marchese gli andava incontro. Il conte ci ringraziò, ci pregò a voler continuare i nostri studi. Tutti gli occhi erano sopra di lui. Quel colosso della nostra immaginazione ci sembrò, a primo sguardo, una meschinità. Non solo pareva un uomo come gli altri, ma al disotto degli altri. In quella faccia emaciata e senza espressione tutta la vita s’era concentrata nella dolcezza del suo sorriso....."
"....Parecchi cercarono di rivederlo presso Antonio Ranieri, nome venerato e caro; ma la mia natura casalinga e solitaria mi teneva lontano da ogni conoscenza, e non vidi più quell’uomo che avea lasciato un così profondo solco nell’anima mia.....”.
Ogni volta che rileggo questi passi mi si stringe il cuore.....
E' sepolto a Napoli nel cimitero monumentale di Poggioreale nella zona degli uomini illustri.
MACEDONIO MELLONI (1798-1854)
E' stato un fisico e patriota. Leopardi ebbe modo di conoscerlo grazie ad Antonio Ranieri.
Risulta sepolto nel cimitero dei colerosi di Barra.
Tomba di Macedonio Melloni. (fonte: internet)
BASILIO PUOTI (1782-1847)
Letterato ed esponente del purismo, ebbe modo di conoscere anche Leopardi.
Mori a Napoli. I funerali si tennero nella chiesa di San Pietro a Majella e ci furono le seguenti iscrizioni:
Il Comune di Napoli, al quale mi sono rivolto per avere notizie sulla sua tomba, non ha dato alcuna risposta nonostante diverse richieste.
RAFFAELE CONFORTI (1804 - 1880)
Patriota e senatore del Regno. Leopardi entro in contatto con lui durante il periodo napoletano.
E' sepolto nel recinto degli uomini illustri del cimitero napoletano di Poggioreale.
GIOVANNI ROSINI (1776-1855)
Poeta, romanziere, filologo, oratore, critico letterario, commediografo, direttore di riviste e storico dell'arte. Fu in ottimi rapporti di amicizia con Leopardi durante il soggiorno pisano.
In un opuscolo del secolo scorso risultava sepolto nel Camposanto urbano di Pisa ma da ricerche ed informazioni condotte presso l'ufficio cimiteriale non vi è più traccia del luogo di sepoltura.
La sua abitazione in Piazza Arcivescovado, 3 Pisa
GAETANO CIONI (1760 - 1851)
Politico, insegnante, editore.
Fu in ottimi rapporti anche con il Leopardi, che durante il suo soggiorno fiorentino era assiduo frequentatore del circolo del Vieusseux e fu lui ad accompagnare Leopardi a Pisa nel 1827.
Morì a Firenze ma da informazioni avute dagli uffici cimiteriali non risulta sepolto nei cimiteri fiorentini.
FELICE TRIBOLATI (1831 - 1898)
Letterato e giurista. Grazie a lui ci fu il primo tentativo di raccogliere materiale riguardante il soggiorno a Pisa di Leopardi.
E' sepolto nel cimitero suburbano di Pisa e la sua tomba si trova nella Sezione I Loggiato 7 Tomba 167.
ALESSANDRO ROSSELMINI GUALANDI (? - 1855?)
Patriota e letterato.
E' stato in amicizia con Leopardi durante il soggiorno pisano.
Morì forse nel 1855
GIUSEPPE MONTANI (1786 - 1833)
Fu tra i primi a comprendere la grandezza di Leopardi
MELCHIORRE MISSIRINI (1773 - 1849)
Fra i due ci fu reciproca stima nonostante la famosa gaffe di Leopardi nei suoi confronti
In un profilo biografico si fa riferimento alla sua sepoltura nel cimitero di Trespiano ma da informazioni avute dall'ufficio cimiteriale, i registri posseduti decorrono da una data successiva e una ricerca sul posto è quasi impossibile data l'estensione dell'area.
Nel suo testamento, conservato nella Biblioteca Comunale di Forlì, tra l'altro si legge:
"Indi la mia spoglia sarà portata al Camposanto generale di Trespiano, ed ivi levata dalla cassa e posta nella buca mortuaria e ricoperta di terra".
L'epigrafe per la tomba, dettata dall'abate Giuseppe Manuzzi, riportava:
"Qui - come ordinò in testamento giace - l'abate Melchior Missirini forlivese - uomo di incorrotta e conosciuta virtù - che pe' suoi meriti fu nel 1841 - aggregato alla cittadinanza fiorentina - morto d'anni settantasei il 18 Xbre 1849"
Entrambe le lapidi sono nel Chiostro di Santa Croce a Firenze
TERENZO MAMIANI (1799 - 1885)
Uomo politico, filosofo e poeta. Strinse amicizia anche con Leopardi.
Casa natale in Largo Mamiani a Pesaro
E' sepolto a Pesaro nel cimitero centrale di San Decenzio.
GIUSEPPE GIACCHINO BELLI (1791 -1863)
Poeta.
E' accertato che Giacomo e Belli si siano conosciuti non a Roma, quando fu ospite dello zio Antici, ma a Recanati in occasione di qualche visita che ci fu tra le famiglie Roberti-Leopardi (Belli aveva intrecciato una relazione con la marchesina Vincenza Roberti).
La casa natale in Via dei Redentoristi, 13 Roma
La tomba della famiglia Belli si trova al Verano, nel riquadro 49 dell’Altopiano, sulla cui lapide spicca l’epigrafe latina dettata dall’amico Francesco Spada:
Hic situs est
Josephus Ioachim Belli
Romanus
qui religione moribus ingenio
exemplar integer acer
carminibus omnigenis
delectando pariterque monendo
late enituit
Natus die VII Sept. A. MDCCXCI
Vita decessit XXI Decemb
MDCCCLXIII
ALBERTO NOTA (1776 - 1847)
Nato e morto a Torino.
E' stato un commediografo, bibliotecario e magistrato.
Nota conobbe Leopardi nella famosa serata del 25 giugno 1827 in onore di Leopardi al Gabinetto Vieusseux.
La casa natale In Via Botero, 9 a Torino
E' sepolto nel cimitero monumentale di Torino - Ampliazione 3 - Arcata 56 - secondo famedio dei personaggi illustri.
MARIO PIERI (1776 - 1852)
Letterato greco.
Le sue memorie inedite rappresentano una testimonianza sulla Firenze del primo Ottocento e tra queste vi è la conferma della conoscenza, tra gli altri, anche di Leopardi quando scrive:
"Verso sera (sono stato) in Casa Lenzoni, ov'erano, tra gli altri la cara Massimina Rosellini, il Co(nte) Leopardi, ed il mio Buonarroti".
E così lo descrive:
"Io credo che (Leopardi) toccasse gli anni 40. Era mio conoscente, non posso dire amico. Forte ingegno, e scrittore elegante e efficace; ma più in prosa che in verso: in verso anzi tenebroso che no. Corpo meschino e contraffatto, salute infelice."
Nella sua biografia pubblicata da F.L. Polidori del 1853 ho letto che il Pieri scrisse nel suo testamento "sepolto nella chiesa greca così detta scismatica di Livorno" nota come Chiesa greco-ortodossa della Santissima Trinità. Fu demolita nel 1942 per la realizzazione del Palazzo del Governo e la sua tomba, con mia grande sorpresa, si trova nella Cappella della Dormizione all'interno del cimitero greco-ortodosso di via Mastacchi recentemente riaperto al pubblico dopo lavori di manutenzione e messa in sicurezza.
IL PANTHEON DEGLI UOMINI ILLUSTRI NELLA CERTOSA DI BOLOGNA
FILIPPO SCHIASSI (1763 - 1844)
E' sepolto nel Pantheon della Certosa di Bologna (sotterraneo degli uomini illustri)
CARLO EMANUELE MUZZARELLI (1797 - 1856)
Prelato, letterato e uomo politico. Fu corrispondente anche di Leopardi.
Morì a Torino nella clinica di Villa Cristina ed è sepolto nel cimitero monumentale di Torino non lontano da Gioberti e Peyron.
GIOVANNI MARCHETTI (1790 - 1852)
Poeta insigne e politico sotto Pio IX
E' sepolto nel Pantheon della Certosa di Bologna (sotterraneo degli uomini illustri)
PAOLO COSTA (1771 - 1836)
Riposa nella Certosa di Bologna
ANTONIO PAPADOPOLI (1802-1844)
Nobile veneziano come testimonia il palazzo familiare sul Canal Grande, strinse amicizia con Giacomo Leopardi durante il soggiorno bolognese.
Personaggio poco conosciuto, è stato suo grandissimo amico dopo Pietro Giordani e Antonio Ranieri
E' sepolto a Venezia nel cimitero di San Michele - Recinto III monumento di famiglia
ALTRI INCONTRI BOLOGNESI:
DIONIGI STROCCHI (1762-1850) - FRANCESCO ORIOLI (1783-1856) - FRANCESCO TOGNETTI (1767-1849)
Dionigi Strocchi visse e abitò per molti anni a Faenza in casa Borghi-Biancoli corso Garibaldi, 19 angolo via Fadina ed è sepolto nella cattedrale di Faenza
In questo punto, come risulta dagli atti, è ubicato il monumento (scomparso) di Francesco Tognetti nella Sala Ellittica della Certosa di Bologna
GIUSEPPE MEZZOFANTI (1774-1849) - MASSIMILIANO ANGELELLI (1775-1853) - VINCENZO VALORANI (1786-1852)
Giuseppe Mezzofanti
Bologna
targa sulla abitazione in via Malcontenti angolo via Bertiera
La sua tomba nella chiesa di S. Onofrio a Roma ove riposa anche Torquato Tasso
monumento di Massimiliano Angelelli alla Certosa di Bologna
monumento di Vincenzo Valorani alla Certosa di Bologna
FILIPPO AURELIO VISCONTI (1754-1831)
Fu l'esponente della famiglia Visconti più vicino a Leopardi; anche se mancano testimonianze epistolari dirette, viene definito da Angelo Carnevalini un amico di Giacomo al punto che aveva promesso, al posto del poeta che non era stato nemmeno consultato, dei versi commemorativi per il fratello dello stesso Carnevalini, Orazio, che in realtà Leopardi, come è noto, aveva rifiutato risolutamente di scrivere. La menzogna di Visconti venne scoperta e il millantatore fu costretto a fare le sue scuse a Carnevalini, suscitando il riso di Giacomo, informato a Recanati su tutta la faccenda dal cugino Melchiorri.
Fu seppellito nella cappella dei Visconti della chiesa di San Giovanni de' Fiorentini a Roma. Purtroppo non ho trovato traccia all'interno della chiesa
AUGUST VON PLATEN (1796-1835)
Strinse amicizia con Leopardi durante il soggiorno napoletano.
Attratto dalle bellezze italiane aveva deciso di trascorrervi gli ultimi anni della sua vita e morì a Siracusa.
(Albergo dell'Aretusa - via dell'Amalfitania n. 19)
AVGUSTO PLATEN
DI ANSBACH
ALLA TERRA DELL'ANTICA POESIA
ANELANDO
VENNE IN SIRACVSA
E IL 5 DICEMBRE 1835
MORI'
IN QVESTA CASA
e anche:
IL MVNICIPIO
OSPITE GUGLIELMO II IMPERATORE
IL 7 APRILE 1896
QVESTA MEMORIA
POSE
Fu sepolto in una fossa scavata nella roccia viva in contrada San Giovanni all'interno della proprietà della villa del cav. Mario Landolina (ora villa Interlandi) situata su un altopiano roccioso attiguo ai due quartieri dell'antica metropoli dorica: Neapolis e Acradina ove riposano anche i resti di altri illustri personaggi.
Sul monumento si legge la seguente epigrafe:
D.O.M.
AUGUSTO. COMITI. PLATEN. HALLERMUNDE
ANSPACHIENSI.
GERMANIAE. HORATIO.
VITA. FUNCTO. SYRAC. N. DEC. MDCCCXXXV
VIXIT. AN. XXXIX. M.I. D.XII
MARIUS. LANDOLUS. NAVA. EQUES. S.M.O.H.
H. M. P.
S. T. T. L.
ed ai piedi quest'altra
AVCTORITATE PATRVM SERVATA
CENTVM ANNIS POST OBITVM
GERMANI ITALIOVE
EGREGIVM MVSARVM ALVMNVN
ALTERO HONORE DONAVERVNT
JOHANN GOTTHARD REINHOLD (1771 - 1838)
Diplomatico.
Fu ministro dei Paesi Bassi presso lo Stato Pontificio al tempo del primo soggiorno romano.
Leopardi ebbe modo di frequentarlo spesso e l'amicizia nonchè la stima fra i due rimase inalterata nel tempo, tanto che anche a Firenze ebbero modo di scambiarsi numerose visite.
MARIANO DE ROMANIS (1761-1825)
Libraio e stampatore. Ricoprì cariche politiche nel governo della Repubblica Romana.
Morì a Roma.
Leopardi non ebbe rapporti diretti, mentre conobbe e fu in amicizia con il figlio
FILIPPO ANTONIO DE ROMANIS (1788-1849)
Morì a Roma.
Da fonti bibliografiche, il suo nome viene riportato nel libro dei morti della parrocchia di Santa Maria sopra Minerva.
All'interno della chiesa non ho trovato lapide o iscrizione. Negli archivi della Minerva esiste un elenco dei defunti tra i quali è presente una famiglia De Romanis senza però indicazione della data di morte. Sono necessarie ulteriori ricerche che dovrò effettuare.
GEORGE FREDERICH NOTT (1768 - 1841)
Teologo e letterato inglese.
Leopardi lo conobbe prima a Firenze e poi a Roma come risulta da una lettera recanatese del poeta al Bunsen a Roma "Si contenti ch'io la preghi de' miei saluti al Dr. Nott, e de' miei complimenti al signor Consiglier Kestner ed al signor Gerhard, i quali ebbi l'onore di conoscere a Firenze".
Morì a Winchester.
MARINO MARINI (? - 1855)
Leopardi lo annovera fra i presenti alla cena in casa di Angelo Mai durante il primo soggiorno romano.
Riguardo alle sue notizie biografiche che ho potuto recuperare, si sa che era originario di Sant'Arcangelo di Romagna e che morì a Roma.
GIACOMO CUPIS (? - ?)
Prelato ed autore di un gran numero di versi.
Giacomo Cupis ebbe occasione di incontrare Leopardi negli ultimi mesi del 1831 con la speranza, non realizzata, di potergli sottoporre i sui scritti per eventuali modifiche o revisioni.
Non ho trovato tracce riguardanti la sua vita.
Alcuni personaggi con i quali Leopardi intrattenne rapporti epistolari
ALESSANDRO CALCIATI (1799 - 1879)
E' sepolto nella tomba di famiglia ubicata nel reparto 1 avello n. 62 del cimitero urbano di Piacenza
ALESSANDRO CAPPI (1801 - 1867)
Membro della Repubblica Romana e direttore della Biblioteca Classense. Morì a Ravenna. Non risulta sepolto nei cimiteri del Comune di Ravenna ma ho trovato il suo nome presente nel sito della Certosa monumentale di Bologna e da informazioni ricevute dal Comune di Bologna, non si hanno notizie della sua tomba.
Nella Certosa esiste la tomba di Cappi Zanbeccari Teresa morta nel 1840 sepolta nella tomba di famiglia collocata nel portico nord-est del Chiostro Maggiore che potrebbe essere una sua parente.
Dal sopralluogo fatto, nel testo del monumento non è riportato il nome di Alessandro Cappi.
AMEDEO PEYRON (1785 - 1870)
Filologo, orientalista, egittologo e storico.
Come Gioberti e Muzzarelli, è sepolto nel cimitero monumentale di Torino ma nel 1° ampliamento arcata 41 nella tomba da lui stesso predisposta con scritto "Pro se et suis", ornata dal nipote Amedeo con urna in marmo rosso.
ingresso cimitero monumentale
ANTONIO STROZZI (1805 - 1864)
Letterato neoclassico.
La presenza della sepoltura di Antonio Strozzi è confermata nella descrizione del museo e tesoro riportata in una pubblicazione sulla storia del santuario. Infatti si legge, tra le altre cose, "Considerevoli le due lapidi degli Strozzi, specie quella del letterato neoclassico Conte Antonio Strozzi e l'altra per il poeta, Sindaco di Lugo, Dott. Francesco Capozzi, dettata dal Ven. Mons. Aristide Golfieri."
Ho visitato la basilica ma il nome della famiglia Strozzi nella prima cappella di destra come riportato nella targa sottostante e fra tutti gli altri elencati alle pareti non l'ho trovato. Quasi sicuramente il motivo è dovuto alla demolizione avvenuta nel 1934 e ricostruzione completata nel 1943. Neppure con il colloquio fatto con il parroco della collegiata dei santi Francesco ed Ilaro sono riuscito ad avere informazioni utili. Non è dato sapere se il suddetto museo e tesoro esistono ancora oggi.
Il Santuario com'era prima della demolizione
Il Santuario oggi
Lo storico lughese Michele Rossi sostiene che Leopardi fece una sosta in casa Strozzi nel palazzo omonimo in Corso Mazzini, 53 come si legge dalla targa sottostante che è tutta da verificare ....
BARTOLOMEO BORGHESI (1781 - 1860)
Erudito, antiquario e studioso di cronologia romana.
Fu sepolto nella nuova chiesa di San Marino.
CESARE ARICI (1782 - 1836)
Appartenente alla nobile famiglia bresciana degli Arici, rivelò fin da giovane la sua passione per la poesia.
Morì a Brescia ma nell'archivio storico del Comune di Brescia al quale mi sono rivolto per informazioni, non è stato trovato alcun nominativo.....
GIAN ANTONIO ROVERELLA (1778 - 1843)
Conte di Sorivoli. E' stato un esponente della Scuola classica romagnola. Fu amico, tra gli altri, anche di Antonio Cavalli.
Da informazioni assunte presso l'ufficio cimiteriale del Comune di Cesena, il nome di Gian Antonio Roverella non risulta negli archivi ma da un discorso pronunciato in occasione del suo funerale e riportato in un opuscolo si fa menzione della sepoltura nella Chiesa di S. Giuseppe artigiano sempre a Cesena.
Don Daniele, parroco dell'attuale chiesa, mi ha gentilmente riferito che la chiesa fu demolita totalmente nel 1968 per far posto ad un parcheggio e ricostruita nei pressi di Villachiaviche a tre km dalla precedente ma della tomba di Roverella non ha notizie.
Nel Cimitero Monumentale esiste, comunque,la tomba gentilizia della famiglia Roverella collocata al numero 52 Zona I - Porticato Sud.
GIOVANNI BATTISTA ZANNONI ( 1774 - 1832)
Sacerdote e letterato fiorentino. Fu anche segretario dell'Accademia della Crusca.
Morì a Firenze ma, a seguido di ricerche effettuate, non risulta sepolto nei cimiteri comunali.
GIOVANNI CODRONCHI ARGELI (1782 - 1860)
E' sepolto nella tomba di famiglia n. 6 nei pressi del chiostro nel cimitero del Piratello di Imola.
GIOVANNI GALVANI ZENZANI (1806 -1873)
E' sepolto nel cimitero di San Cataldo di Modena - sotterraneo C1 Rep. 6 TN 2
GIUSEPPE ACERBI (1773 - 1846)
Esploratore, scrittore e archeologo. E' stato anche direttore della rivista "Biblioteca Italiana" e Leopardi fu in corrispondenza con lui nel dibattito fra classicisti e romantici.
Mori a Castel Goffredo ed il testo della lapide riportato in una nota biografica è il seguente:
Ovunque il Nome Qui le ossa
Di
Giuseppe Acerbi
Illustre Italiano
Che Europa Asia Africa vide e studiò
Arti Lettere Scienze
Animo ed ingegno gli ornarono
A Nostre Accademie E Straniere
Al Lombardo Istituto Crebbe Decoro
Resse due Lustri per l'Austria
Il Consolato Di Egitto
Dove dal Proprio Monarca E dal Russo
Meritò Titoli ed Insegne Di Onore
Poi Nella Terra De' Padri
Dignitosi Ozii
Godendo
Il XXV Agosto MDCCCXXXXVI
Sessantesimo Terzo di Età
Chiuse Una Vita Piena Gloriosa Felice
Agostino Zanelli e Giovanni Acerbi
Nipoti
Questa Umile Pietra
In Argomento di Riconoscenza E Di Affetto
Ponevano
Devo qui ringraziare il personale della Biblioteca Comunale di Castel Goffredo che mi ha gentilmente inviato una foto che mostra la tomba di famiglia e che mi ha spiegato che la tomba di Giuseppe Acerbi dovrebbe trovarsi accanto a quella del padre Giacomo, in una stanza adiacente alla parrocchiale che è attualmente sede del bruciatore e difficilmente accessibile.
GIUSEPPE GRASSI (1779 - 1831)
E' stato membro dell'Accademia reale delle Scienze di Torino.
Morì a Torino.
L'ufficio cimiteriale del Comune, al quale mi sono rivolto per le ricerche, non ha trovato il nominativo nei cimiteri cittadini.
FRANCESCO TORRICELLI (1794 - 1867)
Letterato e politico di Fossombrone.
A lui si deve la prima raccolta di lettere leopardiane (13 lettere indirizzate a Puccinotti).
Morì a Napoli.
GIUSEPPE IGNAZIO MONTANARI (1801 - 1871)
Anche se non è stato un corrispondente di Leopardi, è stato tra i primi biografi di Leopardi a riconoscerne la sua grandezza.
Morì a Osimo ed è sepolto nel Cimitero Maggiore.
Non potevo non rendergli omaggio.
ATTO VANNUCCI (1810 - 1883)
E' stato uno storico, patriota e politico.
Il suo nome è legato anche a quello di Leopardi in quanto fu lui il dedicatario del volume "Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi" scritto da Antonio Ranieri.
E' sepolto a Firenze nel cimitero di San Miniato.
LEONARDO TRISSINO BASTON ( 1780 - 1841)
Leopardi fu in amicizia anche con Leonardo Trissino, di nobile famiglia vicentina.
Palazzo Trissino-Baston in Corso Palladio 98 - Vicenza
Morto a Vicenza, è difficile individuare la sua tomba nel Cimitero maggiore di Vicenza dato che in una guida si fa riferimento del monumemto sepolcrale ubicato nella cappella 5 "Cappella Trissino dal Vello d'Oro" ma che da informazioni richieste al Comune di Vicenza, il nome non risulta negli archivi.
Anche con le ricerche personali fatte sulla tomba di famiglia (cappella 5) non ho trovato il nome di Leonardo Trissino"
Per ulteriori dettagli sulla storia della famiglia Trissino si veda la guida pubblicata su WikiZero.
LUIGI LEONI (1806 - 1888)
Abate pistoise, fu grande amico di Niccolò Puccini.
Mori a Firenze ed è sepolto nel cimitero di San Miniato nella cappella Leoni zona campanile n. 4
MARIO VALDRIGHI (1797 - 1857)
Nobile modenese, vice bibliotecario della Estense, collezionista di autografi.
La sua residenza si trovava nel palazzo Sabbatini-Valdrighi oggi sede di uffici giudiziari.
Di certo morì dopo il 1853 ma per ricerche più approfondite, mi è stato consigliato di verificare direttamente presso l'Archivio storico del Comune di Modena ...
MICHELE LEONI (1776 - 1858)
Letterato fidentino.
Morì a Parma ed è sepolto nel cimitero della Villetta e la lapide è ubicata all'ingresso principale subito a destra, arco n. 2 dell'Ottagono proprio accanto a quella di Pietro Giordani
TROTTI ESTENSE MOSTI GIOVANNA (1799 - 1879)
Colta ed energica nobildonna, conosciuta da Leopardi a Roma nel 1831 e rammentata in una lettera a Fanny del 5 dicembre di quell'anno, moglie del conte Antonio d'Este Mosti, accademico della Crusca.
Fu un personaggio ricercato non solo nei salotti dell'alta società, ma anche nei circoli patriottici.
Morì a Ferrara nel 1879 ed è sepolta nel cimitero della Certosa nella tomba di famiglia - Celletta n. 12 piano terra primo Gran Claustro
GREGORIO DE FILIPPIS DELFICO (1801 - 1847)
Politico, poeta e scrittore. Morì a Notaresco.
PIETRO ODESCALCHI (1789 - 1856)
Letterato ed erudito. E' stato direttore del Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti e presidente della Pontificia accademia romana di archeologia e dell'Accademia dei Lincei.
Morì a Roma.
Nei suoi profili biografici ho trovato, al momento, solo che le esequie furono celebrate nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli ma dalle ricerche fatte in loco non ho trovato traccia della sua tomba o lapide.
Ho trovato anche dei riferimenti di un Pietro Odescalchi sepolto nella chiesa di San Barnaba a Milano ma senza esito.
Chiesa di San Barnaba a Milano
GIUSEPPE ANTONIO ZACCHIA RONDININI (1787 - 1845)
Monsignore, presidente dell'Accademia Truentina di Ascoli Piceno.
Nominò Leopardi socio corrispondente dell'Accademia.
Risulta sepolto nella chiesa di San Nicola in Carcere vicino all'altare di San Nicola ma nel corso di due sopralluoghi, anche con l'ausilio del parroco, non è stata trovata traccia della sua tomba.
GIUSEPPE DE MATTHAEIS ( 1777 - 1857)
Chirurgo ed archeologo.
Grande ammiratore di Leopardi che aveva conosciuto presso Carlo Antici
E' sepolto a Roma nella chiesa di San Lorenzo in Lucina.
LUIGI BIONDI (1776 - 1839)
Scrittore e archeologo.
Morì a Roma ed è sepolto nella chiesa di Santa Maria in Vallicella.
RAFFAELE BERTINELLI (1802 - 1878)
Chiesa di Sant'Eustachio
Sacerdote e vice rettore della Sapienza di Roma. Fu nominato canonico titolare della chiesa di Sant'Eustachio a Roma.
Morì a Roma ma non ho trovato notizie sul luogo della sepoltura. Da un sopralluogo compiuto nella chiesa, non ho trovato traccia della sua tomba.
CESARE GUERRIERI GONZAGA (1749 - 1832)
Prelato e cardinale.
Leopardi si rivolse a lui per ottenere l'impiego di Cancelliere del Censo a Rimini.
In un profilo biografico si fa riferimento della sepoltura nella chiesa di San Bonaventura alla Polveriera a Roma ma nel corso di un sopralluogo nella chiesa, anche con l'ausilio del personale che ha verificato negli archivi, non è stata trovata traccia della sua tomba.
MORTILLARO VINCENZO (1806 - 1888)
Poligrafo palermitano.
Morì a Palermo e risulta sepolto nel cimitero di S. Maria di Gesù.
ALESSANDRO VISCONTI (1757 - 1835)
Archeologo e numismatico.
Il suo nome compare solo una volta nell'epistolario leopardiano riguardante la richiesta di descrizione di una medaglia che interessava al padre Monaldo.
Non ho trovato ulteriori dati biografici.
FILIPPO MERCURI (1799 - 1864)
Letterato.
E' stato un corrispondente, forse poco conosciuto, di Leopardi ed è probabile che si incontrarono durante il primo soggiorno romano e a testimonianza dell'amicizia tra i due, Leopardi gli fece dono di alcune copie delle "Canzoni" così come si legge dall'epistolario.
Morì a Napoli.
Non ho trovato altre notizie.
GIOVANNI BATTISTA SONZOGNO (1760 - 1822)
Tipografo ed editore milanese. Nel 1818 invitò Leopardi a collaborare alla traduzione di alcune opere letterarie.
Morì a Milano. Non risulta sepolto nei cimiteri milanesi.
Ho inviato diverse richieste di notizie anche all'omonima casa editrice senza però aver mai ricevuto un cenno di risposta....
IGNAZIO GUERRIERI (1760 - 1825)
Canonico, letterato e valente latinista di Fermo.
Forse morì a Fermo.
L'ufficio cimiteri del Comune, al quale mi sono rivolto, non ha potuto dare informazioni in quanto i registri decorrono dal 1874.
RAIMONDO GOZZANI (1807 - 1880)
Professore di istituzioni canoniche e diritto canonico. Di lui si hanno scarse notizie anche se il suo nome è presente nell'epistolario leopardiano.
E' probabile un suo ruolo di sostenitore economico ricoperto nei confronti di Ranieri e quindi anche di Leopardi.
SALVATORE BETTI (1792 - 1882)
bosto eseguito da Pietro Tenerani
Nato e morto a Roma.
Letterato e accademico, ricoprì vari incarichi tra i quali quello di Censore della Pontificia Accademia di Archeologia e socio di varie accademie.
In diversi profili biografici che ho potuto consultare, non ho trovato notizia del suo luogo di sepoltura.
A seguito delle ricerche effettuate presso gli archivi dei cimiteri capitolini il nominativo non è stato trovato.
PIETRO ERCOLE VISCONTI (1802 - 1880)
Archeologo e studioso di antiquaria. Leopardi lo conobbe durante il suo primo soggiorno romano ed insieme al cugino Melchiorri, formarono un sodalizio di amicizia.
Morì a Roma ma non ho trovato ulteriori notizie.
GIUSEPPE MELCHIORRI (1796 - 1856)
Cugino di Leopardi.
Ebbe il merito di presentarlo negli ambienti letterari e luoghi di cultura durante il soggiorno romano.
Morì a Roma.
Non ho trovato notizie riguardo la sua tomba.
CAMILLO MELCHIORRI (? - ?)
Monaco benedettino, fratello di Giuseppe.
Leopardi ebbe modo di conoscerlo durante il secondo soggiorno romano.
Abbiamo una testimonianza nella lettera dell'11 novembre 1831 indirizzata alla sorella Paolina: "Addio, cara Pilla. Ho visto D. Paolo Melchiorri, tuo successore nel donpaolato, buono e bravo giovanetto".
Divenne abate nel monastero di San Pietro a Perugia.
ALTRI PERSONAGGI
SAVERIO BROGLIO D'AJANO (1749 - 1834)
(probabile suo ritratto)
Letterato.
Fu intimo amico della famiglia Leopardi ed inconsapevole complice del piano di fuga di Leopardi per avergli procurato il passaporto per il Lombardo Veneto.
ENRICO MAYER (1802 - 1877)
Leopardi lo conobbe a Pisa, tramite Vieusseux e successivamente a Roma nel 1832.
Nella sua casa natale in piazza Grande a Livorno, era presente una epigrafe ove si leggeva:
IN MEMORIA DI ENRICO MAYER
QUI NATO IL DI' III MAGGIO MDCCCII
SCRITTORE ILLUSTRE IN PEDAGOGIA
CITTADINO OPEROSO
DEVOTO ALL'ITALIA
MILITE VOLONTARIO NELLE PATRIE BATTAGLIE
UOMO RARO
INTEGRO MODESTO
RICCO DI BENEFICO INGEGNO
LA SOCIETA' EDUCATRICE DI MUTUO SOCCORSO
FRA GL'INSEGNANTI DI LIVORNO
IL DI' XV AGOSTO MDCCCXCIV
Matteo Giunti, un discendente di una famiglia imparentata coi Mayer, al quale mi sono rivolto per avere maggiori informazioni, mi ha gentilmente spiegato che il palazzo fu distrutto nel 1943 in seguito a bombardamenti.
E' sepolto a Livorno nel cimitero olandese-alemanno dove ho potuto effettuare alcune foto.
Devo ringraziare, ancora una volta, Matteo Giunti, che mi ha autorizzato a pubblicare le foto qui presenti.
ENNIO QUIRINO VISCONTI (1751 - 1818)
Fu una figura di riferimento per la cultura antiquaria dello Stato Pontificio.
Leopardi lo menziona e lo elogia nello Zibaldone e nell'epistolario come "sommo Ennio Quirino Visconti".
Frequentò anche la sua famiglia.
Morì a Parigi.
ANTONIO NIBBY (1792 - 1829)
Nato a Roma.
E' stato un filologo erudito ed archeologo. Fu in concorrenza con Leopardi per un posto alla Biblioteca Vaticana. In un profilo biografico si legge che "Visse povero e morì indigente".
GIOVAN BATTISTA MARSUZI (1791 - 1849)
E' stato autore di tragedie e ricoprì diversi incarichi di prestigio. Leopardi ebbe modo di conoscerlo durante il suo primo soggiorno romano.
Morì a Roma. Dalla lettura dei suoi profili biografici, non ho trovato notizie relative alla sua tomba.
CARLO FEA (1753 - 1836)
Menzionato da Leopardi in una lettera al Niebuhr del 1823, è stato un archeologo e collezionista d'arte.
Mori a Roma. Nei suoi profili biografici è scritto che il suo funerale fu celebrato nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina dove è presente anche la lapide.
GIROLAMO AMATI (1768 - 1834)
E' stato un epigrafista ed archeologo.
Morì a Roma. Nei suoi profili biografici è indicato che fu seppellito nella chiesa di Sant'Andrea delle Fratte.
Purtroppo non ho trovato traccia della sua tomba all'interno della chiesa.
ORESTE RAGGI (1812 - 1882)
Erudito, letterato ed avvocato.
L'incontro fra Leopardi e Oreste Raggi, durante il soggiorno romano, fu breve ma importante. L'ammirazione per Leopardi fu sincero come testimoniato da una sua lettera:
"Illustrissimo Signor Conte. Me felice, chè mi si presenta sì bella occasione di poterle palesare il mio affetto e la stima che ho sempre nutrita per lei fin da quando le sue impareggiabili opere pervennero a mia cognizione. Ma che dirò poichè ebbi l'invidiabil fortuna di conoscer personalmente il più grande de' Lirici italiani, il primo luminare della nostra letteratura, siccome a buon diritto ella è stata già da gran tempo salutata da tutta Italia? Troppo breve, è vero, fu il piacere di godere della sua amabile compagnia, ma pure posso darmi vanto di averla goduta, e me fortunato se potrò si belli momenti riavere".
In suo recente profilo biografico, ho letto che è sepolto a La Spezia nel cimitero urbano dei Boschetti che ho potuto verificare personalmente.
FRANCESCO FUOCO (1774 - 1841)
Filogo ed economista.
Morì a Napoli. Nei suoi profili biografici, non ho trovato indicazioni sulla sua tomba.
ANTONIO COPPI (1783 - 1870)
E' stato un archeologo ed erudito. Non è dato sapere se Leopardi lo incontrò durante i soggiorni romani.
Morì a Roma.
Nella sua necrologia è scritto che "la sua salma fu accompagnata al Campo Santo dove sarà posta la seguente iscrizione che il Coppi stesso compose":
A . COPPI
NAT. ANTICELLI . PROV . TAVRINEN
DIE . XXII . APRILIS . MDCCLXXXIII
SCRIPTOR . RERVM . ITALICARVM
RVSTICARVM . AGRI . ROMANI
OBIIT . ROMAE . DIE . XXVI . FEBRVARII
MDCCCLXX.
A seguito delle ricerche effettuate presso gli archivi dei cimiteri capitolini il nominativo non è stato trovato.
GIOVANNI GIRAUD (1776 - 1834)
E' stato un drammaturgo e poeta.
Non è escluso che Leopardi e Giraud si incontrassero a Roma dato che entrambi avevano amici in comune.
Gli fu eretto un cenotafio nell'atrio della chiesa di S. Eustachio a Roma
Morì a Napoli e fu sepolto in un convento di frati.
DOMENICO MORICHINI (1773 - 1836)
E' stato un illustre medico e professore di clinica medica all'Università di Roma, nonchè latinista ed oratore.
Nel novembre 1831 fu mandato dal Bunsen a visitare Leopardi durante il suo soggiorno romano.
Morì a Roma e risulta sepolto nella chiesa di San Marcello al Corso.
FRANCESCO CAPACCINI (1784 -1845)
Ecclesiastico di vasta cultura.
Leopardi si rivolse a lui, in cerca di un impiego durante il primo soggiorno romano come si legge dalla lettera del 22 marzo 1823 indirizzata al fratello Carlo "Dopo una giornata intiera di sudore ...., potei vedere l'Ab. Capaccini, e consegnarli il plico intorno al quale mi diedi buone speranze. I miei zii dicono che un impiego non mi può mancare....".
I fatti, purtroppo, andarono diversamente...
Morì a Roma e risulta sepolto nella chiesa di Santa Maria in Aquiro.
FRIEDRICH WILHELM THIERSCH (1784 - 1860)
E' stato un pedagogista e filologo tedesco.
Fu il primo importante filologo conosciuto da Leopardi nei primi giorni romani.
Uno degli incontri avvenne in casa Antici, il cui resoconto si può leggere in una lettera inviata al padre Monaldo.
LUIGI MARIA REZZI (1785 - 1857)
E' stato un bibliotecario.
Il Leopardi non ebbe molta simpatia per lui e non si sa se ci siano stati rapporti diretti tra i due.
Morì a Roma.
In una sua biografia ho travato che fu sepolto nel Cimitero del Verano nel portico a sinistra della Chiesa con il seguente testo della lapide dettata da Giuseppe Cugnoni:
ALOISIUS . MARIA . REZZI . SACERDOS . PLACENTINUS
DE . RELIGIONE . AC . PATRIA . OPTIME . MERITUS
PRAEFECTUS . BIBLIOTHECAE . CORSINIANAE . RHETOR . SUI
TEMPORIS . FACILE . PRIMUS . STRENUO . IN . LYCEO
SAPIENTIAE . MAGISTERIO . LITTERAS . ITALICAS . VITIO
SUPERIORIS . AEVI . DEFORMATAS . RESTITUIT . EASQUE
HONORAVIT . TESTAMENTO . QUO . CONLEGIUM . V
VIRORUM . INGENIIS . NOSTRATIBUS . AD . VERNACU-
LAE . ELOQUENTIAE . BIENNALE . CERTAMEN . PRAEMIO
PROPOSITO . INCITANDIS . IN . PERPETUUM . CONSTI-
TUIT . DECESSIT . X KAL. FEBR. A. MDCCCLVII . AET.
SUAE . LXXII . VIRO . CLARISS . CURATORES . URBIS
LOCUM . SEPULCHRI . IMPENSA. REMISSA . DECREVERUNT
MAGISTRO . INCOMPARABILI . DISCIPULI . AERE . CONLATO
F.C.
A seguito delle ricerche effettuate presso gli archivi dei cimiteri capitolini il nominativo non è stato trovato e neppure cercando nell'area sopra indicata.
CLEMENTE CARDINALI (1789 - 1839)
Durante il primo soggiorno romano, Leopardi lo conobbe di certo come risulta da una lettera indirizzata a Pietro Brighenti da Recanati in data 15 maggio 1824 ".... Ho conosciuto il suo fratello (Clemente, n.d.r.) a Roma, che mi pare un galantuomo" anche se mancano tracce di una corrispondenza diretta fra i due.
Morì a Velletri
Il suo elogio funebre fu recitato nella chiesa di San Lorenzo.
LUIGI CARDINALI (1783 - 1851)
Leopardi, quasi certamente, non lo conobbe di persona, ma solo per la sua fama.
Morì a Roma.
GIAMBATTISTA SARTORI - CANOVA (1775 - 1858)
L'abate Sartori era fratello minore di Antonio Canova e Leopardi fece la sua conoscenta nel marzo del 1823 durante il primo soggiorno romano pregato dal Giordani di rappresentare, per suo conto, le condoglianze per la recente morte del grande Canova.
Il rapporto fra i due fu breve ma carico di sincero affetto.
Morì a Possagno e fu sepolto vicino al fratello.
TOMMASO GARGALLO (1760-1842)
Marchese di Castellentini è stato un poeta ed erudito.
Gargallo e Leopardi si conobbero così come risulta da una lettera di quest'ultimo del 26 marzo 1835 in risposta a Carlotta Lenzoni: "Il Marchese Gargallo, ch'io veggo da qualche tempo con molto piacere, non ha bisogno che del suo nome ad essere raccomandato: ma nondimeno io ringrazio Lei di aver voluto aggiungere colla sua lettera un nuovo vincolo all'amicizia di cui egli mi favorisce".
Sembra anche che Gargallo si fosse interessato per far assegnare a Leopardi un corso di lezioni e conferenze presso l'Università di Palermo, possibilità sfumata per l'opposizione del governo borbonico.
Morì a Siracusa e i sui resti dal locale cimitero furono traslati nella chiesa dell'Angelo Custode di Priolo Gargallo sul cui monumento si legge:
THOMAE GARGALLO ET MONTALTO
SYRACUSANO CASTRI LEONTINI MARCHIONI
HUJUSCE PRIOLENSIS MUNICIPII FUNDATORI
QUEM GENERE AVITISQUE TITULIS SPECTANDUM
SED IGENII ET POESIS FACILITATE OMNIMODA LITTERARUM LAUDE
MORUM ELEGANTIA ANIMI SUAVITATE ALLOQUII LEPORE
IN AMICOS BENEVOLENTIA IN PATRIAM CHARITATE
CIVILIBUS MUNIIS VIRTUTIBUSQUE LONGE PRAESTANTISSIMUM
SICILIA DIU OMISQUE FERME EUROPA CELEBRABANT
NUNC AMISSUM PUBLICO LUCTU INSOLABILITER CONQUERUNTUR
CICERONIS OFFICIIS HORATIO ET IUVENALE
QUA SOLUTA ORATIONE QUA POETICE REDDITIS
ALIISQUE OPERIBUS STYLI MUNDITIE VENUSTISSIMIS
OMNIUM ELEGANTIARUM PATREM ITALIA SALUTAVIT
POLITIORIBUS SPECTATISSIMUM DISCIPLINIS
NOSTRATES DOCTORUM HOMINUM AEQUE AC PEREGRINI CONVENTUS
SOCIUM CERTATIM EXPETEBANT MAJORIBUSQUE ADLEGEBANT SUBSELLIIS
PRINCIPESQUE ITALIAE, EUROPAEQUE SCRIPTORES AMICITIA DEVINCTUM
PRAECIPUO VEL AEMULUM HONORE PROSEGUEBANTUR
PUBLICIS NEGOTIIS
FIDE ET DEXTERITATE ADMINISTRANDIS NULLI IMPAREM
FERDINANDUS III REX
SICULAE PRIMUM MILITIAE DEIN UNIVERSAE REI BELLICAE ET MARITIMAE
DURISSIMIS REGNI TEMPORIBUS PRAEFECIT
ET A COMPLURIBUS EUROPAE REGIBUS FAMILIARITATE DIGNATUM
FERDINANDUS II DIVI JANUARII CINCULO
LEOPOLDUS MAGNUS ETRURIAE DUX D IOSEPHI TORQUE DONAVERUNT
CIVIUM AMANTISSIMO
OB NOVUM IN GENTEM TOTAMQUE SICILIAM
INGENII PRAESTANTIA VIRTUTUM LITTERARIAEQUE GLORIAE EXEMPLIS COLLATUM DECUS
NULLIS ELOGIIS FASTIQUE SATIS EXAEQUANDO
POST VARIA PEREGRINATIONES EX SENTENTIA DOMUM REVERSO
UT IBI MORITURUS EXTREMUM HALITUM EXPIRARET
UBI VITAE PARENTUM PATRIAEQUE GERMANAE
PRIMAS SENSERAT PUER DELICIAS ET STUDIA
FRANCISCUS PHILIPPUS ANNA ISABELLA ET M. CARMELA
FILII MOERENTISSIMI ET PERPETUO DOLITURI
PUBLICUM GENITORI SUO MONUMENTUM PP.
TOT MERITORUM GRATIAM PATERNIQUE NOMINIS CDELEBRITATEM
VIX ADUMBRANTES MARMORE
SED ANIMIS PENITISSIME INSCULPENTES
____________________________
ANNOS NATUS LXXXII M. IV D. XXI
MAGNO SUI RELICTO DESIDERIO OBBIT XV KAL. MARTIAS AN. MDCCCXLIII
LUIGI PUBLICOLA SANTACROCE (1778-1847)
Duca di Corchiano.
Pochi giorni dopo essere arrivato a Roma, Leopardi fece la sua conoscenza, uno dei personaggi più in vista della società romana del tempo.
Dell'accoglienza ricevuta nel palazzo Santacroce, Leopardì serbò un cattivo ricordo "bell'accoglimento" dovuto forse alle condizioni fisiche e "il proponimento .... di non tornarci mai più"
LUCREZIA DELLA TORRE (? - ?)
Moglie di Luigi Santacroce.
Leopardi ebbe per lei un giudizio opposto.
Nella chiesa di Santa Maria in Publicolis, presso il palazzo Santacroce, vi sono anche le sepolture della famiglia Santacroce.
Chiesa S.M. in Publicolis
Palazzo Santacroce
Tomba Luigi Publicola Santacroce
CARLO DIDIMI (1798 - 1877)
Nato a Treia il 6 maggio 1798 Carlo Didimi è stato uno dei più grandi giocatori di pallone col bracciale. Giacomo Leopardi gli dedicò la canzone A un vincitore nel pallone.
Morì a Treia il 4 giugno 1877
Ho chiesto notizie al Comune di Treia sul luogo della sepoltura ma negli archivi non risulta traccia.
TEODORO FUSCONI (1758 - 1831)
Avvocato concistoriale.
Era una conoscenza della famiglia Leopardi per affari. Per Giacomo rappresentò uno dei primi incontri romani durante il primo soggiorno romano anche se non è certo che i due si incontrarono realmente.
GIUSEPPE TAMBRONI (1773 - 1824)
E' stato un diplomatico.
Pietro Giordani spinse Leopardi ad incontrarlo durante il primo soggiorno romano nel tentativo di un impiego ma non è certo che i due si conobbero di persona.
Morì a Roma. Non ho trovato notizie sulla esistenza della sua tomba.
ANDRE' JACOPSSEN (1793 -1864)
Letterato belga.
L'incontro tra Leopardi ed il fiammingo avvenne nei primi mesi del soggiorno romano di Leopardi seguito anche da un breve ma intenso carteggio.
NIELS BYGOM KRARUP (1792 - 1842)
Figlio di un pastore evangelico di Copenaghen, fu una delle prime conoscenze di Leopardi durante il primo soggiorno romano, come risulta dalla lettera del 10 marzo 1823 indirizzata al Giordani "Il dottor Krarup Danese"
FRANCESCO PAOLO RUGGIERO (1798 - 1881)
Giurista, economista e personaggio politico. Fu amico anche di Antonio Ranieri.
Morì a Resina (Napoli).
LUIGI CIAMPOLINI (1786 - 1846)
Letterato fiorentino, a Firenze conobbe e frequentò Leopardi, al quale dedicò nel 1841 lo scritto "Il Leopardi: frammento di dialogo di Luigi Ciampolini di Firenze".
Mori a Firenze.
Nel suo necrologio ho letto che nel chiostro dei Padri Domenicani della chiesa di San Marco la moglie compose un modesto titolo a ricordo della sua sepoltura.
Il complesso non è normalmente aperto al pubblico se non in occasione di eventi particolari.
Ho chiesto notizie al museo di San Marco il quale mi ha putroppo comunicato che la lapide non è stata trovata.
ANTONIO GUSSALLI (1806 - 1848)
E' stato il biografo di Pietro Giordani e l'editore delle sue opere. Leopardi lo incontrò a Firenze nel 1832 come risulta dalla corrispondenza con Carlotta Lenzoni.
Morì a Milano.
Nei suoi profili biografici non ho trovato notizie della sua tomba.
Anche presso gli archivi cimiteriali del Comune di Milano il suo nome non risulta.
LEOPOLDO STACCOLI (1803 - 1832)
Nato a Urbino.
Fu in tratattiva con la famiglia Leopardi per chiedere la mano di Paolina ma che, per le solite divergenze economiche, non andò in porto.
Morì a Firenze.
Nella sua necrologia anonima pubblicata sull'Antologia di G.P. Vieusseux si legge:
"In memoria ed onore di Leopoldo Staccoli giovane di grandissima espettazione e degno al tutto di tempi manco infelici"
La sua lapide tombale risulta presente nella galleria delle tombe nel Chiostro di Santa Croce a Firenze con la seguente iscrizione:
ABBITI LA PACE DE GIUSTI
O CARISSIMO LEOPOLDO
DA PARTE DEGLI AFFLITTI GENITORI
GENTILE STACCOLI E MARIA GIOVANNINI
PATRIZII URBINATI
E DELLA ZIA MARIA CRISTIANA STACCOLI BARTOLINI
OH COME IL TUO FELICE INGEGNO GLI AMENI E GRAVI STUDI
L'OPEROSA AFFEZIONE VERSO LA PATRIA COMUNE
TI RENDEVANO CARO ED AMABILE AGLI AMICI
CHE NELLA TUA FINE SI CONDOLSERO AMARAMENTE
D'AVERE ANZI TEMPO PERDUTO
UNA FRUTTUOSA SPERANZA UN VERO TESORO
DI BONTA' E COSTUMATEZZA
___________________________________________________
NATO AGLI XLDI LUGLIO MDCCCIII
FINI' DI VIVERE A' VI.DI FEBBRAIO
MDCCCXXXII
ANGELO CARNEVALINI (? -?)
Antiquario e giurista.
Si rivolse a Leopardi per chiedergli di scrivere qualche "bella canzone" in memoria del fratello Orazio, giovane poeta morto ventunenne nel 1823.
Ma Leopardi con garbo rifiutò.
Non ho trovato dati biografici.
LUIGI FIRRAO (? - ?)
Professore di lingue classiche e letteratura italiana. E' stato membro di molte accademie.
ANTONIO BONIFAZI (? - ?)
Libraio
Monsieur MERLE (? - ?)
Libraio
Leopardi ebbe modo di conoscerli durante il secondo soggiorno romano così come risulta dall'epistolario.
NICCOLO' CAPURRO (? - ?)
Tipografo editore di Pisa.
I FAMILIARI
La tomba di famiglia nella chiesa di Santa Maria in Varano a Recanati
lapide di Monaldo e Paolina Leopardi
lapide di Pierfrancesco e Adelaide Antici
lapide di Luigi Leopardi
lapide di Luigia Leopardi
lapide di Teresa Antici
lapide di Ippolita Mazzagalli
Iscrizione di Carlo Leopardi per la morte di Paolina Mazzagalli che si legge nel cimitero di Recanati:
Qui, dopo aver pianto, nascosta a tutti, la figlia Luigia per otto anni, quattro mesi, e ventiquattro giorni, discese Paolina Mazzagalli partita nel mezzo della notte ad una chiamata improvvisa del supremo signore, senza aver tempo di congedarsi dai suoi cari. Donna di animo alto, antico: di un cuore che il cielo ritrasse su quello degli angeli, di cui ebbe le forme, e i costumi: d'ingengno eletto, squisito: religiosa, fedele, soave, generosissima: figlia, sorella, sposa, madre più unica che rara. Infelice sempre quanto meritavano nel mondo le sue virtù, e subito tolta alla sola in cui era ricambiata di conforto, l'amore immenso pei suoi. Nata il 23 gennajo 1803. Si sposò a Carlo Leopardi il 12 marzo 1829. Tutto egli abbandonò per lei, non ella mai la madre e le sorelle avanti l'infausto 13 settembre 1850. Pace, anima cara, che non avrà chi te la prega da lui, in cui sperasti, e credesti. Solo riposo è sapere, che il nostro dolore non può morire.
CARLO LEOPARDI (1799 - 1878)
La sua tomba si trova, per l'nteressamento della moglie Teresa Teja, nel terreno annesso alla villa di sua proprietà, in San Leopardo, presso la strada che conduce da Recanati a Macerata e non lontano dalla Chiesetta di S. Leopardo dove sono sepolti tra gli altri anche Giacomo jr. e sua moglie contessa Sofia nata Bruschetti
Devo ringraziare Luciana Interlenghi, proprietaria delle tre foto di cui sopra, per avermi gentilmente autorizzato a pubblicarle, in attesa di poter visitare personalmente i luoghi anche se l'accesso non proprio agevole.
(cartolina d'epoca)
Anche Giacomo Leopardi junior (1843-1903) e sua moglie Sofia Bruschetti (1848-1929) sono sepolti nella Chiesa di San Leopardo
TERESA TEJA (1826 - 1898)
Moglie di Carlo Leopardi.
Da informazioni acquisite dal Comune, risulta tumulata nel cimitero di Recanati sotto il loggiato ma da un sopralluogo sul posto non ho trovato traccia del suo nome.
Devo qui ringraziare la Sig.ra Antonietta Rotini, dell'ufficio cimiteriale, che mi ha aiutato in tutti i modi per trovare la sua collocazione.
FERDINANDA LEOPARDI MELCHIORRI (1777-1822)
Zia affezzionatissima a Giacomo morì ai Bagni di Nocera Umbra poco più di due mesi prima che Giacomo intraprendesse il viaggio per Roma dove era stato da lei invitato a recarsi.
Chiesa di Stravignano (fonte internet)
Fu sepolta nella chiesa di Stravignano. In origine si trovava nella cappella dell'Addolorata ma che a seguito degli eventi sismici è stata rimossa e oggi è collocata negli ambienti sotterranei (non accessibili) della chiesa ristrutturata così come mi è stato gentilmente spiegato da studioso di storia locale.
"A FERDINANDA LEOPARDI MELCHIORRI / MORTA IN QUESTI BAGNI IL XXXI AGOSTO MDCCCXXII / E QUI SEPOLTA / DEL SOMMO E INFELICISSIMO / GIACOMO LEOPARDI / PER CURE AFFETTUOSE ZIA BENEMERITA / NEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI LUI / XXIX GIUGNO MDCCCXCVIII / IL CONSIGLIO COMUNALE DI NOCERA"
MOSCA VITTORIA (1814-1885)
Nobildonna pesarese. Ebbe rapporti di parentela con i conti Leopardi
E' sepolta nel cimitero centrale di Pesaro
MATTEI - ANTICI
Nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli c'è la cappella della famiglia Mattei-Antici ove è presente, fra gli altri, il monumento di Carlo Teodoro Antici, fratello di Adelaide, madre di Giacomo.
interno cappella Mattei-Antici
tomba di Carlo Teodoro Antici
ALESSANDRO MATTEI (1744 - 1820)
Cardinale, zio di Carlo Antici.
Il suo nome e' presente nell'epistolario leopardiano perchè si sperava che avrebbe potuto favorirgli un impiego nella Segreteria di Stato Vaticana.
Anche lui dovrebbe essere sepolto nella cappella di famiglia.
CLEOFE FERRETTI (1816 - 1852)
Nata ad Ancona, appartenente alla nobile famiglia dei Ferretti sposò Pierfrancesco Leopardi fratello di Giacomo.
Morì ad Ancona in solitudine e lontana dai familiari.
Da informazioni acquisite da Casa Leopardi, fu tumulata nella chiesa dei Minori Osservanti San Francesco ad Alto di Ancona nella quale la famiglia Ferretti era proprietaria di due cappelle. Nel corso del tempo la chiesa fu dematerializzata ed oggi è sede del Comando Militare Esercito Marche. A seguito di ulteriori ricerche condotte presso l'Archivio di Stato di Ancona, ho potuto apprendere che fu sepolta nella chiesa di San Pietro ad Ancona, sua parrocchia, purtroppo demolita a causa dei bombardamenti subiti dalla città nel 1943-1944 della quale oggi restano solo dei ruderi.
Chiesa San Francesco ad Alto
com'e' oggi
Chiesa San Pietro
ruderi
Anche Paolina Leopardi frequentò la città di Ancona durante i suoi viaggi in tarda età soggiornando nell'albergo della Vittoria tuttora esistente.
Albergo della Vittoria
ANTONIA GALAMINI DELLA TORRE (1801 - 1888)
Nata a Recanati.
Il padre era stretto parente dei Leopardi.
Fu in rapporti di amicizia anche con Paolina Leopardi.
Tomba di famiglia Galamini a Recanati.
Purtroppo da informazioni avute dal Comune di Recanati, il nome di Antonia non è stato trovato..
LA CHIESA DI SAN VITALE A FUORIGROTTA (prima della demolizione)
Progetto di restauro dell'architetto Nicola Breglia
in data 4 luglio 1897 la tomba di Leopardi fu dichiarato monumento nazionale
inaugurazione della tomba di Giacomo Leopardi
LA CHIESA DI SAN VITALE A FUORIGROTTA oggi
foto dal sito ufficiale della chiesa
Nella chiesa è scritto:
"Per oltre un secolo dal 14 giugno 1837 al 22 febbraio 1939, Giacomo Leopardi fu sepolto a Fuorigrotta nell'antica chiesa di San Vitale. Questa lapide ne tramanda il ricordo nel bicentenario della nascita del poeta dei canti immortali, 23 maggio 1998"
come si è trasformata la piazza oggi.......
Questa è la cassa contenente i resti mortali di Giacomo Leopardi rinvenuta in occasione della ricognizione del 21 luglio 1900
Cofanetto contenente un frammento della bara e dell'abito esposti nel museo Leopardi a Recanati (aprile 2019)
FRANCESCO SORBINO (1778-1855)
Il suo nome è famoso per aver consentito - secondo il racconto di Antonio Ranieri - la sepoltura di Giacomo Leopardi nella chiesa parrocchiale di San Vitale.
Morì il 18 agosto 1855 a Torre del Greco.
Il suo cadavere fu portato a Fuorigrotta ed inumato in San Vitale. I resti mortali, insieme a quelli di don Domenico Del Giudice (1798-1824), suo immediato predecessore, e di alcuni confratelli della Congrega del Santissimo Sacramento vennero alla luce il 25 aprile 1940, durante i lavori di demolizione della chiesa parrocchiale. Da questa furono traslati al cimitero di Fuorigrotta ove trovarono una sistemazione provvisoria. La definitiva, in apposita grande nicchia, l'ebbero nel 1951, come si legge nell'epigrafe dettata da monsignor Vincenzo Cafaro (1889-1958)
DOMENICO DEL GIUDICE E FRANCESCO SORBINO
PARROCI DI S. VITALE
CON CONFRATELLI DEL SS. SACRAMENTO
DALLA CHIESA PARROCHIALE
ABBATTUTA PER LA MOSTRA D'OLTREMARE
IL LUNEDI' IN ALBIS DEL 15 MARZO 1940
DALLA VENERABILE ARCICONFRATERNITA
PIAMENTE QUI DEPOSTI NELLA PACE DEL SIGNORE
28 APRILE 1951
ANTONIO CANGIANO
Parroco di Fuorigrotta
ENRICO COCCHIA (1859 - 1930)
E' stato un latinista e filologo classico. Fu anche senatore del Regno.
Il suo nome è legato a Leopardi in quanto fece parte nel 1900 della commissione che presenziò alla riesumazione della tomba di San Vitale e alle polemiche successive che ci furono con Gioacchino Taglialatela sui resti di Leopardi e alla sua pretesa conversione.
E' sepolto a Napoli nel cimitero di Poggioreale ed il suo monumento risulta collocato nei pressi del recinto degli uomini illustri. Proverò a verificare l'effettiva ubicazione.
Il suo nome presente nel parco Vergiliano
MICHELE RUGGIERO (1811 - 1900)
Archeologo e architetto.
Delle sue opere, come architetto, si ricorda la tomba di Leopardi che disegnò ed esegui su incarico di Antonio Ranieri.
E' sepolto a Napoli nel recinto degli uomini illustri del cimitero di Poggioreale.
TITO ANGELINI ( 1806 - 1878)
Scultore.
Il suo nome è anche legato a Leopardi in quanto Antonio Ranieri, per eseguirne la maschera del volto, si rivolse proprio a Tito Angelini.
E' sepolto nel recinto degli uomini illustri del cimitero di Poggioreale a Napoli.
UGOLINO PANICHI (1839 - 1882)
Scultore.
Nacque ad Ascoli e mori a Roma.
Fu lui a realizzare il monumento di Giacomo Leopardi che si trova nella piazza del municipio a Recanati.
Targa in onore di Panichi ad Ascoli in Corso Giuseppe Mazzini, 224
In questa casa nacque nel MDCCCXXXIX
Ugolino Panichi
Scultore ribelle
Discusso ed ammirato
Adoratore del vero trattò l'arte sua
Con spirito rinnovatore
Traendo anche i soggetti dal movimento sociale
Morì in Roma nel MDCCCLXXXII
Il Circolo Artistico Ascolano a perenne ricordo - MCMXXII
Da informazioni ricevute dall'ufficio dei cimiteri Capitolini risulta cremato (secondo le sue volontà) e poi sepolto in una concessione nel piazzale Quadriportico del Verano.
Nonostate ricerche effettuate sul luogo, non sono riuscito a trovare l'iscrizione, data anche la vastità del luogo.
Piazzale Quadriportico
DOMENICO MORELLI (1826 - 1901)
Nato a Napoli, è stato un pittore nonchè senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura.
Famoso è stato, tra gli altri, il ritratto commissionato da Antonio Ranieri dopo la morte di Giacomo.
Morì a Napoli e risulta sepolto nel cimitero di Poggioreale nella cappella di S. Anna e Luca.
Mi recherò a fare una visita.
La Tomba di Giacomo Leopardi dal 22 febbraio 1939 nel Parco Virgiliano
foto realizzaze nel 2008
foto realizzate ad ottobre 2016
Urna in bronzo con la terra del Colle dell'Infinito dono votivo di Recanati
Luigi Polverigiani, segretario del centro di studi leopardiani, indica alcune pietre provenienti dal sepolcro di San Vitale
Ecco l'estratto della lettera del 10 dicembre 1938 al Vescovo di Pozzuoli Alfonso Castaldo
".........Da ultimo, occorre rivelare un fatto, quasi da tutti ignorato, il sacerdote Giuseppe Ciaramella, ora defunto, assistente della parrocchia di S. Vitale Martire, al tempo del parroco Antonio Guadagno, in cui avvennero restauri radicali della surricordata Chiesa e la sistemazione definitiva degli avanzi mortali del Leopardi nel pronao di essa; racontava che un giorno, mentre dei muratori colmavano l'ipogeo della suddetta parrocchia, dove anticamente si seppellivano i cadaveri, il Parroco raccomandò ad essi di collocare in un luogo sicuro una cassa, in cui era provvisoriamente la salma del Poeta, che a brevissima scadenza sarebbe dovuta essere deposta nel pronao, come innanzi si è detto. Cio il Guadagno aveva caldamente racomandato, perchè, se per caso si fosse spezzata la fune dell'argano, il cofano, pieno di pietre, che vi era affidato, indubbiamente sarebbe precipitato sull'indicata cassa. Ma i muratori non eseguirono l'ordine del Parroco, il quale, frattanto, era andato via; e durante la sua assenza accadde appunto quant'egli aveva previsto. Allora i muratori in fretta e furia raccolsero le ossa, ch'erano uscite fuori della cassa. Però, per timore che il Parroco fosse ritornato presto, non poterono avere quella cura, che la circostanza richiedeva. Si aggiunga che proprio li vicino si trovarono radunate parecchie altre ossa umane, che si dovevano trasportare al cimitero, per deporle nell'ossuario comune. Il Ciaramella asseriva ancora che l'accaduto, ad evitare qualche severo provvedimento, fu tenuto nascosto al parroco Guadagno.
Non sembra, poi, superfluo notare che qualche volta l'esposta narrazione del Ciaramella fu anche ascoltata dal reverendo Vitale De Gennaro, tuttora vivente.
Così, certamente, è facile spiegare la scomparsa del teschio e il rimanente, di cui si è fatto cenno sopra, poichè il sacerdote Ciaramella non fu mai visionario, anzi era sano di corpo e di mente; e non aveva nessuno interesse di inventare ciò, che narrava.
Quando, poi, tra il professore Enrico Cocchia e il Taglialatela si agitò la polemica circa la veridicità o meno della sepoltura del Leopardi a Fuorigrotta, io ero studente universitario e riferii al Cocchia il racconto del Ciaramella.
Egli, giacchè la polemica tra lui e il Taglialatela era già esaurita, per il bene di Fuorigrotta mi esortò a tacere; ed io, in omaggio al mio maestro, obbedii: Anzi mi notò anche il motivo della sua esortazione, dicendomi che, a prescindere da altro, un monumento nazionale accrese sempre decoro a un paese.
Dunque è più che legittimo concludere che almeno parte e precisamente la migliore del cadavere del grande Recanatese giace nell'ossuario comune del Camposanto di Fuorigrotta. Non pare voluto dalla Provvidenza che qualche cosa del Cantore della Ginestra resti sempre a Fuorigrotta, in un modo o in un altro, e sopratutto in un luogo, dove il culto della vera religione regna sovrano ?
Con bacio al sacro anello."
Dev.mo suddito.
Sac. Salvatore Triunfo
I fatti, dunque, andarono come raccontò Sacerdote Triunfo ?
E' vera la versione di Antonio Ranieri ?
Risolto il mistero ?
Altro particolare.
Circa la tradizione della cerimonia funebre che sarebbe avvenuta nella chiesa di San Vitale, Enrico Cocchia nella Memoria letta all'Accademia Pontaniana con il titolo "La sepoltura e la pretesa conversione di Giacomo Leopardi" del 1909 accenna che di detta tradizione era depositario un vecchio ottantaduenne, don Nicola d'Ambra di Fuorigrotta che interrogato dallo stesso Cocchia sulla memoria di quell'avvenimento rispose con questa parole:
"Di Giacomo Leopardi non ho che una sola rimembranza, quella cioè di averne veduto il cadavere nella chiesa di S. Vitale, ove fu tumulato nella fossa ultima, a mano sinistra entrando in chiesa. Altri fanciulli venuti meco, per semplice curiosità, ne fummo tutti discacciati dal sagrestano".
Ed ancora:
Un articolo del 20 febbraio 1909 apparso su "Il giornale d'Italia"
Il riposo di Giacomo Leopardi
La prova della sepoltura a San Vitale
Chiarissimo sig. Direttore,
I lettori del Giornale d'Italia son troppo bene informati della recente polemica, intorno alla tomba di G. Leopardi, suscitata dal buon padre filippino G. Taglialatela, perchè sia il caso che io rievochi in questa mia i termini della disputa. A mettere fine a questa, già discesa a personalità per opra di alcuni che han voluto levar la voce senza conoscere le cose, viene a buon punto un documento da me rinvenuto nell'Archivio del Palazzo reale di Napoli nei registri della Polizia borbonica. In quello che, circa le CONCESSIONI SPECIALI, si riferisce ai permessi di sepoltura accordata in luoghi riservati o in chiese nell'anno di epidemia colerica 1837, è scritto a pag. 272: "Col consenso di S.E. il Ministro del Carretto ai signori Ranieri dom.to Vico Peri, 2, concesso sepoltura EXTRA COMMUNIA per Conte G. Leopardi di Recanati in casa di essi Ranieri dom.to e decesso per intropericardia, 14 giugno 1837". Il giorno innanzi simile permesso di sepoltura oltre la fosse comune ossia il camposanto dei colerosi è accordato a certo Principe Fortunata.
Questo documento, che il p. Taglialatela può consultare dopo regolari pratiche, dovrebbe convincerlo alfine di essere caduto in un grave errore, volendo prestar fede al documento della Parrocchia di S. Margherita in Fonseca. E badi ancora il dotto filippino che il Ranieri non altrimenti aveva dichiarato, scrivendo di essersi munito di regolare permesso dalla Polizia per il trasporto della salma del poeta a Fuorigrotta. Nè la dichiarazione del colonnello F. Ranieri fatta al GIORNALE D'ITALIA è in contradizione con quanto A. Ranieri affermò, perchè il divieto delle guardie fu causato da sospetto di uccisione, e quindi di permesso carpito chi sa come, non da mancanza del permesso pel passaggio della salma alla barriera.
Ringraziandola signor Direttore della pubblicazione della presente per la verità, le porgo i miei ossegui.
Napoli, 18 febbraio 1909
Fausto Nicolini
Archivista di Stato
ANTONIO RANIERI (1806-1888)
foto del 1870
In età matura si trasferì a Portici ad abitare con la sorella Paolina fino alla morte nella Villa Zelo (villa vesuviana del XVIII secolo in Via dell'Addolorata località Bellavista) come testimonia l'epigrafe:
(fonte internet)
Una curiosità: nel parco della Villa, sul lato sinistro della casa colonica, verso il laghetto Cremano, risulterebbe sepolto il cane di Leopardi, "Medoro" secondo il racconto di D. Maria Vittoria Zelo.
Proverò ad effettuare un sopralluogo.
I parenti di Antonio Ranieri Riuniti in giardino. Il terzo da destra e Giulio figlio di Lucio, fratello di Antonio, bisnonno di Pier Lorenzo Ranieri Tenti
Forse non sapremo mai se quest'uomo ha raccontanto la verità su Leopardi.......
Da informazioni ricevute dall'Ufficio cimiteriare del Comune di Napoli, risulta sepolto nella congrega Bellearti nel cimitero di Poggioreale ma dalle ricerche effettuate nella cappella (giugno 2018) non ho trovato la sua tomba (alcune di esse hanno lapidi illegibili o addirittura mancanti) e neppure al custode dell'Arciconfraternita risulta il nome di Antonio Ranieri negli archivi. Mi ha spiegato che il corpo di Ranieri potrebbe essere stato collocato in una tomba appartenente ad altre persone e che pertanto, risulta difficile risalire alla reale ubicazione.
In una lettera all'amico F. Palasciano, Ranieri scrive:
...Non desidero e non temo più nulla, e se desidero non morir di cholera, egli è perche mi dorrebbe che le mie ossa giacessero lontane da quelle della mia angelica Paolina. Tristissima preoccupazione, per la quale mi avevo fatto questa epigrafe, dove mai qualcuno avesse curato di ottenermi un posto riconoscibile nel cimitero cholerico:
ANGELICA PAULINA
NEC OSSA QUIDEM MEA
TECUM
Potrebbe essere il testo della lapide oggi scomparsa ? Forse non lo sapremo mai ....
IN CONCLUSIONE
(sui resti di Leopardi)
Per conoscere la verità assoluta ed incontestabile sarebbe quella di confrontare il DNA con quello dei suoi discendenti, ipotesi questa in passato solo annunciata ma che ritengo assolutamente doverosa per rispetto sia del nome di Leopardi ma anche di tutte quelle persone che si recano a pregare sulla (presunta) tomba di quell'anima infelice.
Significativo, al riguardo, è la copertina del libro da poco uscito di Loretta Marcon "Un giallo a Napoli - La seconda morte di Giacomo Leopardi" Guida editore
Album Leopardi – Arnoldo Mondadori Editore 1993
Alquanti cenni intorno alla vita di Michele Colombo - Parma 1838
Acuni monumenti sepolcrali fatti in Napoli da Michele Ruggiero - Napoli Stamperia e Cartiere del Fibreno 1851
Alfabeto leopardiano – Moretti e Vitali 1991
Alessandro Poerio - Il viaggio in Germania - Il carteggio letterario ed altre prose - Le Monnier 1917
All'apparir del vero – il mistero della conversione e della morte di Giacomo Leopardi – Piemme 2012
All'apparir del vero – Vita di Giacomo Leopardi – Mondadori 1998
Ancora sulla personalità di Aspasia: dal carteggio Fanny Targioni Tozzetti - Antonio Ranieri negli anni 1837-1839 - E. Benucci - Studi Italiani Anno X, fascicolo 1 gennaio-giugno 1998
Annali civili del Regno delle Due Sicilie - 1842
Antonio - Arminio - Vittorio Nobile Casa Editrice Aurelia Roma 1974
Antonio Papadopoli – 1845
Appunti sui Moderni - Foscolo, Manzoni, Leopardi e altri - Il Mulino 1988
Aspasia siete voi ... Lettere di Fanny Targioni Tozzetti e Antonio Ranieri – Edizioni Osanna 1999
Attrici e società nell'Ottocento italiano – Mursia 1978
Augusto Von Platen a Siracusa - la fine del viaggio - Lombardi Editori 2007
Augusto Von Platen il suo amore per l'Italia e la sua morte in Siracusa - Estr. da Studi di Filologia Moderna 1910 fasc. 3-4
August Von Platen - Nuova Antologia fascicoli 1897
August Von Platen - Morire a Siracusa - Sellerio editore 1987
Autografi leopardiani e carteggi ottocenteschi nella Biblioteca Nazionale Napoli – G. Macchiaroli 1989
Bibliografia Analitica Leopardiana 1898-1980 (6 volumi) – Olschki 1931-1986
Biografia d'una sacerdotessa delle grazie - Cornelia Rossi Martinetti - Le Monnier 1955
Biografia di Giovanni Rosini - Tip. Fontana 1855
Biografia di mantovani illustri - Stab. Tipografico Mondovì - 1873
Biografia di Mario Pieri corcirese - Firenze 1853
Biografia di Niccolò Puccini – Tipografia Cino 1852
Biografia di Pietro Brighenti – Estr. Opuscoli Religiosi Letterari e Morali – fasc. 52 1885
Breve storia del Centro Nazionale Studi Leopardiani e del suo museo – Biemmegraf 1994
Canti – edizione critica di E. Peruzzi – Rizzoli 1981
Canti – Newton 1989
Carlo e Luigi Leopardi - documenti inediti e rari - Ed. CELVI Trieste 1930
Carnet de route d'Italie - Impressions romaines - 1942
Carteggi italiani inediti e rari - F. Orlando Firenze 1892
Carteggi leopardiani inediti - P. Viani e la famiglia Leopardi EUM 2016
Case e famiglie della vecchia Ravenna - F.lli Lega Faenza 1970
Cenni storici intorno alla Madonna del Molino protettrice di Lugo - IV centenario 1896
Centenari leopardiani 1898-1937- Edizioni Tecnostampa 2019
Che fine hanno fatto Teresa Fattorini e Maria Belardinelli - Nuova Secondaria 1999-2000
Che fine ha fatto il vicolo di Leopardi - Il Mattino del 22 febbraio 2002
Chiesa di S.Maria in Varano - Recanati 1998
Cimiteri napoletani storia arte e cultura - Massa Editore 2004
Collezzionisti a Bologna nell'800 - V. Valorani e L. Pizzardi 1994
Confidenze del giovane toscano Ferdinando Maestri - Illustrazione toscana 1932
Conosci il tuo rione - Fuorigrotta dall'antichità alla mostra d'Oltremare - Napoli Leonardo 1980
Convegno di studi sul poeta e patriota Dionigi Strocchi in occasione del 2° centenario della sua nascita - Fratelli Lega editori
Conversione e sepoltura di G.L. nel racconto di A. Ranieri - Il Casanostra a. 89 n. 73 maggio 1938
Dal nostro album leopardiano - La vita italiana di Roma del 1 marzo 1897
Della vita e delle opere di Salvatore Betti - Roma 1887
Del libro di A Ranieri sopra G Leopardi - Morano Napoli 1881
Delitti e misteri del passato – Rizzoli 2008
Discorso di C. Scartabelli in commemorazione di Maddalena Pelzet - Firenze 1854
Documenti Archivio Storico Diocesi di Pozzuoli
Documenti e notizie intorno alla famiglia Leopardi – Munster 1888
Documenti relativi alla ricognizione dei resti mortali di Giacomo Leopardi – Cimmaruta 1910
Dov'è Leopardi - Il Gazzettino Venezia 3 novembre 1979
Due donne, un taccuino ed alcuni itinerari - Mursia 1971
Epistolario (7 volumi) – Lemonnier 1934-1941
Epistolario di Caterina franceschi Ferrucci - Reggio Emilia 1910
Fanfulla della Domenica del 12 giugno 1904 per FILIPPO MERCURI
Fanny, Ranieri l'amore per delega in Alle origini del sentimento leopardiano - Guida editori 1974
Fede e arte in Giacomo Leopardi - Associazione internazionale mariana - Roma
Felicità di Giacomo Leopardi – Reale Accademia d'Italia – 1939
Figure e figurine del secolo che muore - G. Leopardi a Milano - Treves 1908
Francesco Ambrosoli in Scritti Biografici 2 - Le Monnier 1878
G. B. Martinetti, ingegnere ed architetto - un bolognese nato a Lugano - Ponte Nuovo editrice - 1994
Gli amori bolognesi di Leopardi - Lettere e Arti 1890
Gli amori di Giacomo Leopardi - Mancini 1882
Gli amori di Giacomo Leopardi in Studi Leopardiani Le Monnier 1901
Gli studi sul Leopardi di B. Zumbini - L.A. Villari - dopo il 1830
Gli uomini illustri di Faenza - Conti 1893
Gli ultimi anni di Paolina Leopardi - Messina 1906
Giacomo 1798-1998 – Casa Leopardi 1998
Giacomo dei Libri – Electa 2012
Giacomo e la scienza – Casa Leopardi 1996
Giacomo Leopardi a Milano - Silvana Editoriale 2020
Giacomo Leopardi a Napoli - Il Rievocatore 1970
Giacomo Leopardi a Ravenna - Nuova Antologia settembre ottobre 1922
Giacomo Leopardi a Ravenna - in Figure e fantasmi - Hoepli Milano 1931
Giacomo Leopardi a Ravenna in Note storiche e letterarie - Bologna Zanichelli 1881
Giacomo Leopardi curriculum mortis - Nuova Antologia aprile-giugno 2001
Giacomo Leopardi – Le Monnier 1994
Giacomo Leopardi – Macchiaroli 1987
Giacomo Leopardi da Recanati a Napoli - Macchiaroli editore 1998
Giacomo Leopardi e Bologna. Libri immagini documenti . Patron 2001
Giacomo Leopardi e Domenico Morelli – S.I.E.M. 1934
Giacomo Leopardi e gli amici di Casa Tommasini – Stab. Tipografico Fabbiani
Giacomo Leopardi e i contemporanei – Ponte alle Grazie 1996
Giacomo Leopardi e il mondo pubblicistico-intellettuale milanese - ACME gennaio-aprile 1990
Giacomo Leopardi e la patria - Simboli 1885
Giacomo Leopardi e la polizia in Voci e volti del passato 1800-1900 Treves 1920
Giacomo Leopardi e la restaurazione - Accademia di archeologia, lettere e belle arti - 1994
Giacomo Leopardi e la stagione di Silvia – Luca Sossella editore 2001
Giacomo Leopardi e la sua famiglia – riassumendo e concludendo
Giacomo Leopardi e Milano – per una storia editoriale di G.L. - Electa 1998
Giacomo Leopardi fu veramente a Varese - La Prealpina del 3-2-1975
Giacomo Leopardi la sua morte e il suo riposo – Giannini 1909
Giacomo Leopardi nell'annuale celebrazione di Recanati (1898-1954) – Simboli 1955
Giacomo Leopardi percorsi critici e bibliografici 1998-2003 – Il convivio 2009
Giacomo Leopardi per le vie di Milano - L'Informatore moderno del 26 gennaio 1964
Giacomo Leopardi studio biografico – Società Neofilologica Helsinki 1959
Giacomo Leopardi turista per caso - D. Montanari editore 1998
Giacomo Leopardi Tutti gli scritti inediti rari ed editi 1809-1810 – Bompiani 1993
Giacomo Leopardi visto da un medico – Udine Arti grafiche friulane 1937
Giacomo Leopardi. La vita i luoghi le opere – Macchiaroli 1996
Giacomo Leopardi. Le donne, gli amori – Olschki 2008
Giacomo Leopardi una biografia (non autorizzata) - Edizioni Cantagalli 2023
Giobbe e Leopardi la notte oscura dell'anima - Guida editore 2005
Giordani e Brighenti - G.S.L.I 1975
Giordani Leopardi 1998 convegno nazionale di studi TI.P.LE.CO. 2000
Giordani letterato – seconda giornata piacentina di studi – TIP.LE.CO. 1996
Giovan Battista Marsuzi - La scuola romana Anno V 1886-87
Girolamo Amati in Belli e la sua epoca - primo volume - Milano 1967
Giuseppe Acerbi tra classicismo e restaurazione - Atti del Convegno 1996 - Turku 1997
Giuseppe Chiarini in La Tribuna XXVI n. 217 del 6 agosto 1908
Giuseppe Taverna nel secondo centenario della nascita in Archivio Storico antiche Provincie Parmensi 1964
Giuseppe Taverna in Dizionario Biografico Piacentino - 1899
Giuseppina Guacci Nobile - Di Mauro editore 1975
Guida alla lettura di Leopardi – Oscar Mondadori 1992
Guida di Vicenza - Editrice Eretenia Vicenza - Anno 1956
I funerali di Giuseppe Taverna in Bollettino storico piacentino anno 1950
Il giardino della memoria - Massa editore 2003
Il Mattino del 6 marzo 2011
Il romanzo familiare di Pierfrancesco Leopardi - Olschki 2020
I mancati matrimoni di Paolina Leopardi - Tempo Libero 1972
Intellettuali e librai nella Milano della Restaurazione - Einaudi
I primordi della BIBLIOTECA NAZIONALE di F. Le Monnier - Firenze 1916
I resti di Leopardi e la tomba di Fuorigrotta – Nuova Antologia 1938
I ritratti di Leopardi – Nuova Antologia 1898
I soggiorni di Leopardi a Roma - Studi Romani settembre-ottobre 1954
Il camposanto dei colerosi - frammento d'un sovvenir in L'Omnibus pittoresco dell'11 ottobre 1838
Il Casanostra 1993-1994
Il Casanostra Strenna recanatese Indici Analitici (1850-1986) – Recanati 1991
Il caso Leopardi di A. Ingenito - Il portale del Sud giugno 2010
Il Cimitero Monumentale della Ven. Confraternita di Misericordia di S.M. all'Antella 1856-2006 - Anno 2006
Il Consalvo del Leopardi – Nuova Antologia 1898
Il Conservatorio dell'Assunta a Recanati nei secoli XVI-XVIII in Proposte e Ricerche 1998
Il conte Giacomo Leopardi e la sua cameriera bolognese - Casanostra 1989-90
Il disegno dell'architettura funebre - Il Cimitero delle 366 fosse e il Sepolcreto dei Colerici - Firenze Alinea 2006
Il fondo biografie dell'Archiginnasio e il suo compilatore Francesco Tognetti - L'Archiginnasio - Anno LXXVIII 1983
Il giardino Martinetti-Rossi - Una pagina inedita dell'architettura dei giardini - Strenna storica bolognese 1988
Il giardino Puccini di Scornio a Pistoia in Ricerche storiche XXIV 3 - 1994
Il giovane Giacomo – Casa Leopardi 1995
Il labirinto leopardiano bibliografia 1976-1983 – E.S.I. 1986
Il labirinto leopardiano II – Liguori 2002
Il Leopardi a Firenze in Illustrazione Toscana - n. 6 anno V giugno 1927
Il Leopardi a Imola e Nicola Gommi Flamini - Il Resto del Carlino 11 giugno 1898
Il Leopardi alla ricerca d'impiego in Rassegna Nazionale ottobre 1902
Il Leopardi e il Ranieri Fanny e Lenina – F. Moroncini
Il lettore di provincia n. 130
Il Mattino del 21 e 22 luglio 1900
Il Mattino illustrato per Fuorigrotta del 3 marzo 1980
Il Mattino del 6-3-2011 - Leopardi tra il mare e l'infinito, l'ultima via crucis dell'anima
Il mistero di Leopardi - Unione sarda 5 e 7 maggio 1963
Il monumento a Giacomo Leopardi in Recanati – Simboli 1896
Il monumento a Leopardi - L'Illustrazione Italiana - Milano a. XXIX n. 27 6 luglio 1902
Il morbo che spense Leopardi - estr. La riforma medica 1937
Il poeta e il professore - G. Leoaprdi nel diario di F. Puccinotti - Delfino Editore 1987
Il Ponte di Pisa - Anno V 29 settembre 1897 fascicolo 39
Il primo ritratto di Giacomo Leopardi in Rivista d'Italia - luglio 1901
Il principale difetto oculare di Leopardi e la sua pretesa influenza sull'opera del poeta - estr. Annali di Oftalmologia e Clinica oculistica - 1927
Il Rievocatore Anno LXIII n. 3 luglio-settembre 2017
Il ritratto di Giacomo Leopardi - Tip. Ignazio Gaelati e Figlio 1882
Il Sacello di Leopardi – Edizioni CNSL 1998
Il salotto di Marianna Dionigi - Roma Romantica Milano Treves 1935
Il segreto del cielo di giorno - Leopardi a Napoli - 1998 Torre del Greco (Na)
Il sodalizio Leopardi Giordani - Aurea Parma annata LXXIV 1990
Il soggiorno dei Conti Leopardi in Le dimore di Pisa - convegno di studi - Pisa ottobre 2009
Il sor Pietro, l’Antologia e la Nuova Antologia – Le Monnier n. 36
Il teatro del Corso di Bologna 1805-1944
Il veneziano Antonio Fortunato Stella editore di Leopardi - Ateneo Veneto 1986
Immortali e dimenticati - Milano 1901
Intitolandosi dal nome di Antonietta Tommasini - discorsi - Parma 1892
In viaggio con Leopardi – Il Mulino 2000
Infinito Leopardi 3 - Casa Editrice Media Leader 2021
Italie, Il sogno di Stendhal - Catalogo della mostra - Silvana editoriale 2000
Journal di Matilde Manzoni - Adelphi 1992
L’organismo del Leopardi – Vallardi 1906
La Basilica di S. Andrea delle Fratte in Roma - 2006
La biblioteca – Casa Leopardi 1995
La carriera teatrale di Marianna Brighenti - Livi 2012
La casa del Leoaprdi ai piedi del Vesuvio in Vagabondaggi per l'Italia e l'Europa - Edizioni Cremonese 1954
La chiesa e la parrocchia di San Vitale Martire a Fuorigrotta – Tip. Grafica Flegrea Pozzuoli 1997
La conversione e la tomba di Leopardi – P. Gioacchino Taglialatela – M. D'Auria 1909
La contessa Teresa Carniani Malvezzi e il suo salotto - G. Gandolfi 1900 Bologna Ed. Zanichelli
La corazza e la spada - Saggi Leopardiani - P. Laveglia editore 1990
La corte e la società romana nei secoli XVIII e XIX - Roma 1885
La dimora del Leopardi a Torre del Greco in Il secolo XX Milano 1912
La donna che amò Leopardi - Il Popolo d'Italia del 22 agosto 1941
La donna nella vita e nelle opere di Giacomo Leopardi – G. Barbera 1898
La famiglia Brighenti - Quadri di storia vignolese 1933
La famiglia Leopardi e alcune sue parentele – Mutua assistenza e previdenza tra marchigiani in Roma 1998
La finestra di Leopardi - Feltrinelli 2018
La gioventù di Monaldo – Il lavoro editoriale 1997
La Grazia bolognese - L'Archiginnasio XXIII - 1928
La maga Cornelia - Il Fanfulla della domenica del 10 ottobre 1880
L'amicizia di Leopardi con il veneziano Antonio Papadopoli - Ateneo Veneto 1979-1982
L'amore nella vita e negli scritti di G Leopardi in Giornane napoletano di filosofia lettere scienze morali e politiche - 1878
La morte di Giuseppe Chiarini - Giornale d'Italia 6 agosto 1908
La morte, il seppellimento e la tomba di Giacomo Leopardi - F. Moroncini
La Nunziatina Un giardino ritrovato - Edizioni Ets 2022
La protesta di Leoaprdi – Sansoni editore 1995
La psicosi di Giacomo Leopardi - Tip. Giannotta Catania 1913
L'Arengo Anno VIII - novembre-dicembre 2017
L'armonioso speco di Cornelia - L'illustrazione italiana 10 gennaio 1892
La salma di Giacomo Leopardi – Simboli 1884
La sepoltura e la pretesa conversione di Giacomo Leopardi – E. Cocchia – Giannini 1909
La Silvia di Fuorigrotta - Il Tempo 8 novembre 1958
La sorella – vita di Paolina Leopardi – La Luna 1992
La sorella di Giacomo Leopardi - Milano Treves 1921
La suora di carità di G.L. - evocazione di Odoardo Valio - Acerra Tipogr. e Legatoria di F. Fiore - 1896
La terra di Recanati sulla tomba del Poeta a Napoli - Corriere della sera 13 giugno 1937
La tomba di G. Leopardi - Illustrazione Italiana a. XXIV num. 50 12 dicembre 1897
La tomba di Giacomo Leopardi – estratto dalla Rivista d'Italia 1900
La tomba di Giacomo Leopardi - Natura e Arte 15 luglio 1902
La tomba di G.L. a Napoli - Rassegna settimanale universale vol III n. 29 - Roma 3 luglio 1899
La tomba di Giacomo Leopardi a Fuorigrotta – G. Taglialatela – Giannini 1908
La tomba di G.L. e I Resti di L. e la tomba di Fuorigrotta in Scritti Leopardiani - 1959
La tomba di Leopardi nella Illustrazione italiana - 4 febbraio 1934
La tomba di Leopardi - Quadrivio 14 luglio 1935
La traslazione delle ceneri di G L in Cronache marchigiane - 1939
La vera storia del sodalizio di Leopardi e Ranieri - L'Italia letteraria del 24 dicembre 1933
La villa delle ginestre dal soggiorno di Leopardi al restauro – Soprint. Beni Arch. Napoli e prov. – 2003
La vita e l'opera di Prospero Viani - Reggio Emilia Tipografia editrice Ubaldo Guidetti - 1920
L'amarezza del lauro – storia clinica di Giacomo Leopardi – Cappelli 1987
La virtù negata - Il primo Leopardi Adriatica Editrice - Bari 1987
Le belle donne secondo Leopardi - Il Resto del Carlino del 13 marzo 2002
Le città di Giacomo Leopardi – Olschki 1991
Le cose e i giorni di Niccolò Puccini - catalogo della mostra per il bicentenario della nascita - 1999
L'editore milanese A F Stella e i primi rapporti con casa Leopardi - Otto-Novecento - maggio-agosto 1987
Le dimore napoletane di Leopardi e la Villa delle Ginestre ANIMA-PENSIERO 1967
Le donne nella vita di Leopardi e la sua teoria delle donne - Editrice Nuovi Autori 1985
Le famiglie senatorie di Bologna - Malvezzi - Storia, genealogia e iconografia - 1996
Le immagini di Roma nella scrittura leopardiana in Esperienze Letterarie XXVIII 4 - 2003
Le malattie di G. Leopardi - Giliberti e Massa 1925
Le origini psicologiche del pessimismo leopardiano – Nuova Antologia 1898
Leopardiana I - Leopardi e Giordani S.E.I.1928
Leopardi – Bompiani 1991
Leopardi e Aspasia - Nuova Antologia gennaio-febbraio 1928
Leopardi e il mal di Napoli (1833-1837) Una nuova vita in esilio acerbissimo - Genesi 2014
Leopardi e i tempi di Aspasia in I tempi dell'ultimo Leopardi - Congedo editore 1988
Leopardi - Castelvecchi 2015
Leopardi e Viterbo in Lazio ieri e oggi aprile 1976
Leopardi – Il lavoro editoriale 1991
Leopardi in Roma 1831-1832 in Nuova Antologia I 1898
Leopardi – Mondadori 2010
Leopardi a Bologna - Fratelli Lega editori 2016
Leopardi a Firenze – Olschki 2002
Leopardi a Firenze in Rassegna Storica toscana 1975
Leopardi a Imola – Longo editore 2006
Leopardi a Pisa – Electa 1997
Leopardi a Pisa - Il Rintocco del Campano - 1994
Leopardi a Pisa e altri saggi – Vallerini editore 1937
Leopardi a Ravenna - Nuova Antologia settembre-ottobre 1922
Leopardi a Roma – Electa 1998
Leopardi a tavola – Fausto Lupetta 2008
Leopardi e Bologna – Olschki 1999
Leopardi e Bologna - L'Archiginnasio 1987
Leopardi e Milano - Youcanprint 2017
Leopardi e il Settecento - Atti del 1° Convegno internazionale di studi leopardiani (Recanati 13-16 settembre 1962) - Olschki 1964
Leopardi e Napoli 1833-1837 di R. Damiani - Procaccini 1998
Leopardi e Poerio - memoria letta all'Accademia pontaniana - 1898
Leopardi e Ranieri - Stab. Tip. R. Pesole - 1898
Leopardi e Ranieri - A proposito di un recente libro - Nuova Antologia 1897
Leopardi e Roma – Colombo 1988
Leopardi e Roma 1798-1998 la Repubblica
Leopardi, l'Infinito e i manoscritti di Visso - Silvana editoriale 2019
Leopardi l'uomo e l'opera - Mondadori 1972
Leopardi nel mondo – Giunta Nazionale Leopardiana 1998
Leopardi non c'è più. Cronistoria della sepoltura e tomba del Poeta - Epoca 19 maggio 1968
Leopardi studio biografico - Aquila casa editrice Vecchioni 1929
Leopardi studi biografici di G. Ferretti Ed. Vecchioni 1929
Leopardi, Vieusseux e Firenze – Biblioteca Medicea Laurenziana – 1988
Le spoglie di Leopardi nella pace del Parco Virgiliano - Il Messaggero 23 febbraio 1939
Lettere d'illustri italiani ad A. Papadopoli - Nabupress Venezia 1886
Lettere di Marianna Brighenti ai reggiani A. Cagnoli e P. Viani - 1924
Lettere di Paolina Leopardi a Teresa Teja dai viaggi in Italia 1859-1869 Leo S. Olschki 2019
Lettere di Paolina Leopardi ad Anna e Marianna Brighenti 1829-1865 – Andrea Livi Editore 2012
Lettere inedite di A Ranieri (1830-1837) - Nuova Antologia 1930
Lettere inedite di G.B. Niccolini all'attrice Maddalena Pelzet - Firenze 1889
Lettere inedite di Paolina Leopardi – Bompiani 1979
Le vie dorate e gli orti - Il soggiorno di Leopardi a Pisa - ETS 1997
L'ultimo inganno. Infelice sorte dei resti del Leopardi - Ausonia 1962
L'ultimo segreto di Leopardi in Il Tempo del 7 ottobre 1960
L'unico amore del Leopardi a Bologna - estratto dal Giornale Storico Letteratura Italiana Vol. CXIII Anno 1939
Maddalena Pelzet in Enciclopedia Treccani
Malattia e morte di Giacomo Leopardi - BookTime 2016
Manzoni a Siena - Stabilimento arti grafiche Lazzeri - 1923
Maria Cleofe Ferretti in Microcosmi leopardiani, biografie, cultura, società - Ed. Metauro
Marianna Dionigi e le sue opere - Roma 1896
Melchiorre Missirini il segretario di Canova - Edizioni di storia e letteratura 1949
Memorie e documenti di storia italiana nei secoli XVIII e XIX - Sansoni
Mia savia et amorosissima donna - Storia inedita delle finanze leopardiane - Carcavallo Editore 1987
Monaldo Leopardi autobiografia – Ed. Dell'Altana 1997
Monumenti del giardino Puccini - Pistoia 1845
Necrologia del nobile Antonio Papadopoli – Venezia 1845
Necrologia del principe Pietro Odescalchi - Roma 1856
Necrologio di Antonio Fortunato Stella in Nuovo Ricoglitore - novembre 1833
Necrologia di Antonio Gussalli in L'Illustrazione italiana del 15 giugno 1884
Necrologio di Luigi Ciampolini in Archiivio Storico Italiano XV 1846 App. III
Necrologio romano - Archivio storico Italiano 1857
Nei solenni funerali celebrati a Ferdinando Maestri – Pinerolo 1860 Tipografia Chiantore
Nella commemorazione di G.L. in Fuorigrotta - Discorso di A. De Gennaro Ferrigni - Napoli 1896
Nessuna occupazione a Roma per G. Leopardi - Strenna dei romanisti 1961
Nicola Ruggiero studioso di Leopardi - Cultura e Prospettive aprile-giugno 2011
Niccolò Puccini - un intellettuale pistoiese nell'Europa del primo ottocento - Edifir 2001
Niente giallo per Leopardi - Gente 29 maggio 1968
Note biografiche sopra la contessa Adelaide Antici Leopardi - Sandron 1916
Note biografiche sopra Leopardi e la sua famiglia - Dumolard 1882
Note leopardiane di Emilio Costa - Ulisse Lombardi 1889
Note su Prospero Viani - la biografia e il periodo leopardiano - Oblio II 6-7 2012
Notizie del CNSL – Recanati 1939
Nubiana in provincia di Valdivento – Bulzoni 1986
Nuove testimonianze su Pietro Brighenti e la sua famiglia - TECA marzo-settembre 2016
Nuovi documenti per la biografia di Antonio Ranieri - Napoli 1904
Nuovi documenti attorno agli scritti e alla vita di G Leopardi - Le Monnier 1892
Nuovi documenti su G. Leopardi e la polizia austriaca di Milano - Archivio storico lombardo 1984
Occasioni romagnole - Mucchi editore 1994
Onori letterari alla memoria del conte Augusto Platen - Siracusa 1869
Opere scelte di Luigi Uberto Giordani - Litorama 1988
Orribili fantasie di Antonio Ranieri - Rivista minima di scienze, lettere ed arti - fascicolo 7 - luglio 1880
Paolina e Giacomo Leopardi a Pisa - Edizione Ets 2019
Paolina Leopardi Ritratto e carteggi di una sorella - Osanna Edizioni 2017
Paolina Leopardi a Pisa - Gazzetta di Pisa 20 marzo 1869
Paolina Leopardi Atti del Convegno di Studi – ETS 2003
Paolina Leopardi e le cose di casa - Guida editori 2019
Paolina Leopardi e le figlie di P. Brighenti - G.S.L.I. - 1886
Paolina Leopardi - esistere nella malinconia - in Malinconia, malattia malinconica ecc. Bulzoni editore 1991
Paolina Leopardi Lettere 1822-1869 Apice libri 2019
Paolina Leopardi note biografiche - Lapi 1898
Paolina Leopardi viaggio notturno intorno alla mia camera - Edizioni Osanna 2000
Paolina Ranieri in Scritti Vari di Antonio Ranieri - Morano Napoli 1879
Pensieri ed Ammonimenti di Monaldo Leopardi – 1993
Per la tomba di Giacomo Leopardi - Tra le arte e gli artisti - Napoli 1921
Per la Sepoltura e Conversione di G.L. - Casanontra a. 90 n. 74 Recanati 1° gennaio 1939
Per Leopardi - Documenti, proposte, disattribuzioni – Longo editore 2013
Per una polemica sulla sepoltura di G. Leopardi - La rassegna italiana industriale, agraria, commerciale - Napoli anno XXII - 1909 fasc. 6
Piccola guida della biblioteca di Casa Leopardi – Simboli 1930
Pietro Brighenti spia - Archivio storico italiano LXXIII 1915
Pietro Giordani e la sua famiglia - Archivio storico per le province parmensi - 1991
Pietro Giordani sino ai quaranta anni - Edizioni di Storia e Letteratura 1952
Pietro Giordani nel secondo centenario della nascita - Cassa di Risparmio di Piacenza 1974
Pietro Giordani pagine scelte - Cassa di Risparmio di Piacenza 1984
Pilla - Essedue edizioni 1989
Poche notizie della vita di Basilio Puoti - Napoli 1849
Poeti minori dell'Ottocento - Ricciardi editore
Prose critiche di storia ed arte - Sansoni editore 1900
Puccini e Leopardi - Il Veltro XLII 1998
Purezza del Leopardi - L'Italia letteraria del 21 maggio 1933
Quei monti azzurri – Le Marche di Leopardi – Marsilio 2002
Questa maledetta vita - il romanzo autobiografico di G Leopardi - Olschki 2015
Qohelet e Leopardi l'infinita vanità del tutto - Guida editore 2007
Ranieri inedito – Macchiaroli 1994
Raniero Roccetti ovvero l'amore impossibile di Paolina Leopardi - Microcosmi Leopardiani 2 - Metauro Edizioni 2000
Recanati e il suo poeta – Simboli 1928
Relazione di Ettore Botteghi su Teresa Lucignani estr. da Gazzetta Letteraia del 1898
Restauri leopardiani - Studi e documenti per l'Epistolario Longo Editore 2006
Ricordi della vita e delle opere di G.B. Niccolini raccolti da A. Vannucci - Le Monnier 1866
Ricostruzione di un episodio biografico - Aspasia in Titanismo e pietà in G. Leopardi - U. Bosco - Le Monnier 1957
Ritorna il mistero della sepoltura di G. Leopardi - Gazzetta di Mantova 6 marzo 1980
Ritratto di Leopardi – Donzelli editore 1996
Roma per Leopardi 1798-1998
Saggi leopardiani – Transeuropa 1991
Salvatore Betti in La Rassegna Italiana - Roma 1882
Salvatore Betti - commemorazione - Roma 1882
Salvatore Betti - commemorazione Torino 1882
Scusi, che fine ha fatto Leopardi - Europeo 6 agosto 1976
Scene da un matrimonio Le nozze di Carlo e Teresa Leopardi - Edizioni Ets 2002
Scusi dov'è Villa delle ginestre - La fiera letteraria del 22 agosto 1968
Sei anni e due mesi della mia vita ecc. di E. Fabbri per notizie sulla marchesa Sacrati - Roma Bontempelli 1905
Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi – Garzanti 1979
Sinigaglia nella storia e nell'arte - Senigaglia - 1927
Soggiorno di G Leopardi a Napoli e a Torre del Greco - Torre del Greco 2005
Sopra un basso rilievo antico sepolcrale – Ist. Suor Orsola Benincasa
Storia di un'amicizia - Poerio e Leopardi - Convivium 1952
Storia di una casa di campagna – Laterza 1934
Storie di Casa Leopardi – Bur 1990
Storie recanatesi. Carteggi di Paolina Leopardi - Liberodiscrivere edizioni 2023
Strocchi, Landoni, Graziani - Momenti di storia della traduzione - In scuola classica romagnola - Atti del convegno di studi - Modena Mucchi 1988
Studi e ritratti - Zanichelli 1881
Studi Romani - Anno XLIX Numeri 1-2 Gennaio-Giugno 2001
Sulle tracce di Leopardi - Edizioni Osanna 2003
Teresa Luciniani di R. Weiss
Teresa Teja Leopardi – Storia di una scomoda presenza nella famiglia del poeta – ETS 2002
Teresa Teja Leopardi Lettere agli amici pisani - Edizioni Ets 1999
The inscriptions in the old british cemetery of Leghorn - 1906
Tommaseo a Milano - Il Saggiatore 1978
Tombe di poeti a Napoli in Le vie d'Italia - rivista mensile del TCI - ottobre 1925
Tra le sudate carte - Documenti inediti su Giacomo Leopardi - Bordeaux edizioni 2022
Tre case romane del Leopardi in Il giornale di Brescia del 10 marzo 1977
Tutte le opere – Sansoni 1988
Ultimi giorni di Giacomo Leopardi – Giannini 1908
Un amico e un nemico di Leopardi: A. Papadopoli e N. Tommaseo in Leopardi e l'età romantica - Marsilio 1999
Un archivio di pietra - l'antico cimitero degli inglesi di Livorno Pacini Editore 2013
Un confidente dell'alta polizia austriaca - Recanati 1888
Un falso scandalo leopardiano - Civiltà CAttolica 18 gennaio 1941
Un giallo a Napoli – la seconda morte di Giacomo Leopardi – Guida 2012
Un incerto amore bolognese di Leopardi - Strenna storica bolognese XX 1970
Un nome venerato e caro La vera storia di A Ranieri - Fondazione Zanetto 2010
Un nome venerato e caro La vera storia di A Ranieri - Guanda Editore 2017
Un poeta romano dimenticato Giovan Battista Marsuzi in cronache della civiltà elleno-latina III - Roma 1904
Una cattedra dell'Ateneo parmense offerto a G. Leopardi - Aurea Parma 1945
Una lapide errata ed errante - Il Messaggero 22 febbraio 1939
Una pioniera del culto leopardiano - Antonia Galamini della Torre in Microcosmi leopardiani vol II Metauro edizioni
Una sventura postuma di Giacomo Leopardi – Battei 1897
Un salotto bolognese del secolo passato - L'Avvenire d'Italia del 7 dicembre 1909
Uomini e fatti dell'antica Torre del Greco - 1985
Vecchio quartiere della periferia - Il Mattino illustrato dell'8 marzo 1980
Villa Zelo e la storia dell'Ava - Ariello Editori Napoli 2013
Visita medica a Leopardi in Letture Leopardiane 1938
Vita, carattere e opinioni del nobil'uomo Monaldo Leopardi – Massimiliano Boni 1997
Vita di Leopardi giorno per giorno - Guida Editori 2015
Vita di Giacomo Leopardi - Firenze Barbera 1905
Vita di Giacomo Leopardi - Greco editori 1991
Vita di Giuseppe Acerbi - Tipografia Citem Mantova
Vita di Luigi Maria Rezzi - Galeati Imola 1870
Vita di Niccolò Tommaseo - Sansoni 1945
Vita di Salvatore Betti - Roma Befani 1883
Vita e letteratura di Paolina Leopardi - Le Lettere 2020
Zibaldone di sventure – Liguori